Dopo l’aggressione ad Arturo Scotto, Luciana Lamorgese annuncia il pugno duro contro razzismo ed estremismo
02/01/2020 di Enzo Boldi
L’aggressione ai danni di Arturo Scotto non può rimanere e non rimarrà impunita. È questa la sintesi del messaggio di solidarietà inviato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nei confronti dell’ex parlamentare di Articolo 1. La gravità di quanto accaduto il giorno di Capodanno a Venezia, in piazza San Marco, e quel gesto vile con tanto di cori in favore del Duce e contro gli ebrei, è il sintomo di quel germe neofascista che si è risvegliato – dopo esser rimasto sopito per lunghi anni, se non in sporadiche e volgari occasioni – nel nostro Paese.
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«Una forte condanna contro qualsiasi comportamento violento e rigurgito antisemita – ha detto Luciana Lamorgese, facendo riferimento a quanto accaduto in piazza San Marco a Venezia -. Occorre agire con fermezza e determinazione per contrastare ed isolare tutte le manifestazioni di odio e razzismo ed estremismi che non possono essere in alcun modo tollerati in una società civile e sui quali non si deve tacere ma trovare sempre il coraggio di denunciare».
Cos’è accaduto ad Arturo Scotto
La solidarietà di Luciana Lamorgese ad Arturo Scotto è arrivata dopo il racconto dell’ex parlamentare e la sua denuncia social, nella quale ha spiegato di come sia stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente da alcuni facinorosi che si stavano dilettando in cori contro Anna Frank. Lui ha chiesto di cessare quella vergognosa esibizione di volgarità e rigurgiti e, per questo motivo, è stato ripetutamente colpito.
Le condanne e l’odio
Il tutto davanti alla sua famiglia, con cui stava trascorrendo un tranquillo capodanno a Venezia. Da più parti è arrivata la solidarietà nei suoi confronti per quanto accaduto, ma è arrivato il momento che la politica esegua i propri compiti e argini queste vomitevoli manifestazioni che sfociano non solo nell’odio, ma anche nelle aggressioni fisiche.
(foto di copertina: da profilo Facebook di Arturo Scotto)