Arturo Scotto (Articolo 1) aggredito a Venezia al grido ‘Duce, Duce’

Racconto da brividi quello di Elsa Bertholet, moglie del coordinatore di Mdp-Articolo 1 Arturo Scotto. Quest’ultima ha raccontato di un’aggressione di stampo neofascista subita dal marito in piazza San Marco a Venezia.

La moglie di Arturo Scotto ha raccontato l’aggressione neofascista subita

Ecco il suo racconto sui social network: «Capodanno a Piazza San Marco con marito e figlio grande, mezzanotte e un minuto: un gruppo dietro di me canta “Anna Frank sei finita nel forno”, mi giro: “Ragazzi basta!”, si mettono a urlare: “Duce, duce …..” con mano alzata, si gira mio marito che prima non le aveva sentito cantare: “Basta!!!!” e boum si prende botte in faccia da vari lati, poi si mette di mezzo un ragazzo per aiutarci e lo picchiano pure lui, visibilmente abituati al fatto, poi fuggono come dei vigliacchi che sono. La polizia municipale: “avete ragione, picchiare è brutto, fate denuncia domani”. Ora in un bar meraviglioso nel ghetto. Bella Venezia. Buon anno antifascista a tutti!».

La solidarietà della politica ad Arturo Scotto

Immediata la solidarietà del mondo politico, con Pierluigi Bersani e Roberto Speranza che hanno espresso la propria vicinanza allo stesso Arturo Scotto. Anche dagli altri partiti è arrivata una dichiarazione di vicinanza alla famiglia del deputato, il Partito Democratico, ad esempio, ha scritto una nota in cui condanna fermamente il gesto e si augura che i responsabili siano individuati al più presto.

Arturo Scotto stava trascorrendo il capodanno in piazza a Venezia con la famiglia. Non ha resistito all’ennesimo coro vergognoso nei confronti di Anna Frank. Poi, con una vera azione da squadristi, è stato pestato.

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