Le giornaliste della Gazzetta di Reggio rispondono a Libero su Nilde Iotti

07/12/2019 di Redazione

A vent’anni esatti dalla morte di Nilde Iotti, prima grande donna della politica italiana, il 5 dicembre Libero ha deciso di ricordarla con un commento estremamente sessista e offensivo che non è andato giù a molte persone. Complice probabilmente la messa in onda di una fiction Rai per omaggiare la donna, nell’articolo Libero Nilde Iotti tutt’altro che lusinghiero e provocatorio la donna è stata vittima di insulti sessisti che offendono tutte le donne, in particolar modo quelle emiliane chiamate in causa a sproposito e definite come ci si aspetterebbe di non sentire più nel XXI secolo.

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Articolo Libero Nilde Iotti: condannato da ogni dove

Nel testo dell’articolo Libero Nilde Iotti, che in questi giorni ha fatto il giro d’Italia, si legge questa frase:

«Era facile amarla perché era una bella emiliana simpatica e prosperosa come solo sanno essere le donne emiliane. Grande in cucina e grande a letto. Il massimo che in Emilia si chiede a una donna»

Incommentabile e offensivo alla memoria di Nilde Notti e non solo. Queste frasi sono innanzitutto una generalizzazione inappropriata che dà un’immagine sessista della Iotti e delle donne emiliane. Ma non solo. Affermando che in Emilia il massimo che si possa domandare a una donna è questo lascia intendere che gli emiliani abbiano un’idea di donna appartenente più al Medioevo che al 2020. Di questa idea sono anche la Fondazione Nilde Iotti, che ha attaccato l’articolo di Libero senza se e senza ma; Michela Murgia, che ha affermato di voler denunciare l’autore dell’articolo qualora non lo facesse qualcun altro; Laura Boldrini, che ai microfoni di Giornalettismo ha affermato che un linguaggio del genere è grave utilizzato nei confronti di chiunque e che ha espresso a chiare lettere il suo parere: «Giù le mani da Nilde Iotti».

Arriva la condanna della stampa emiliana: le giornaliste della Gazzetta di Reggio in rivolta

Oggi è arrivata anche la risposta delle giornaliste della Gazzetta di Reggio Emilia, città natale di Nilde Iotti. Il primo quotidiano della provincia vede in prima pagina, messa in evidenza, la risposta decisa alla provocazione di Libero firmata dalle giornaliste della redazione. «Non ci seppellirete con le sciocchezze»: questa la frase firmata che introduce un pezzo dal titolo «Sessismo e luoghi comuni contro Nilde Iotti “colpevole” di essere stata una donna».

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