L’Italia fa una fatica assurda contro l’Armenia

05/09/2019 di Redazione

Se il risultato di Armenia-Italia è stato favorevole agli azzurri di Roberto Mancini, permettendo loro di restare primi nel girone di qualificazione a Euro 2020 a punteggio pieno, bisogna ringraziare una sola persona: Lorenzo Pellegrini. È stato il giovane centrocampista a decidere la partita, dopo essere entrato al 61° minuto al posto di uno spento Federico Chiesa.

Armenia-Italia, la forza di Lorenzo Pellegrini

Pellegrini è entrato con voglia: ha preteso di battere una punizione dopo pochi minuti dal suo ingresso, ha fatto alzare i ritmi a un centrocampo a cui erano mancati inserimenti, ha segnato il gol del 2-1, è entrato nell’azione del terzo gol azzurro, ha servito l’assist per una rete annullata per dubbio fuorigioco allo stesso Belotti, si è presentato almeno un’altra volta davanti al portiere armeno, mancando di poco la doppietta.

Tanta sostanza, insomma, per un’Italia che, fino a quel momento, era stata troppo fumosa. L’Armenia era passata in vantaggio nel primo tempo grazie a una rete di Karapetyan. Difesa azzurra sorpresa, centrocampo che ha fatto fatica a entrare in partita, attacco inconsistente. Poi, ci ha pensato Andrea Belotti a mettere la partita in parità, ma l’Italia è stata quella sfuriata e poco altro, nonostante l’Armenia fosse rimasta in dieci uomini per la discutibile espulsione dello stesso Karapetyan.

Armenia-Italia, brutta prova degli azzurri

Nei primi minuti del secondo tempo, l’Italia non ha girato. Sterile supremazia nel palleggio, con le ripartenze micidiali del nuovo acquisto della Roma Mkhtarian che hanno rischiato più volte di far del male a Gigio Donnarumma. Fino a quando non c’è stato il crack della partita, grazie – ancora una volta – a un giallorosso. Lorenzo Pellegrini, oggi, è stato il profeta che serviva a ribaltare il risultato. E a permettere all’Italia di continuare il suo percorso netto verso l’europeo 2020.

FOTO: ANSA / GIORGIO BENVENUTI

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