Nave Diciotti, il Senato vota no all’autorizzazione a procedere per Salvini

Il voto Salvini va in scena oggi al Senato. Dalle ore 11 del 20 marzo 2019 nell’aula di Palazzo Madama si svolgeranno le operazioni di scrutinio per decidere sull’autorizzazione a procedere chiesta dal tribunale dei ministri contro Matteo Salvini sul caso della nave Diciotti. Il voto, in ogni caso, sembra avere un esito scontato. Oltre al supporto della Lega, di Fratelli d’Italia e di una parte consistente di Forza Italia, Matteo Salvini potrà contare anche sul supporto del Movimento 5 Stelle.

Segui la diretta LIVE del voto Salvini sul caso della nave Diciotti

ore 15.06 – Salvini rompe il silenzio sul voto al Senato e fa un accenno al risultato e al caso Diciotti: «Stamattina mi occupavo di 15 anni di carcere che ci tenevo a evitare. Non mi sento un sequestratore di persone»

ore 13.42 – Come era già stato annunciato, le senatrici del Movimento 5 stelle, Paola Nugnes e Elena Fattori, hanno dichiarato in dissenso al gruppo di essere favorevoli al processo a Matteo Salvini e quindi di votare contro la relazione del Presidente Gasparri che chiede all’Aula di negare l’autorizzazione a procedere.

ore 13.36 – Tre voti contrari tra i Cinque stelle e almeno 11 senatori che non hanno votato. È quanto emerge dallo schermo di Palazzo Madama sulla votazione con scrutinio elettronico simultaneo sul caso Diciotti. Le operazioni continueranno fino alle 19.

ore 13.26 – Il Senato ha votato contro l’autorizzazione a procedere: Matteo Salvini ha ottenuto ben 232 no sui 315 previsti.

ore 13.25 – Il Senato ha votato contro l’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini

ore 12.38 – Nell’Aula del Senato è arrivato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si è detto «sereno e confidente» parlando dell’esito del voto sul caso Diciotti.

ore 11.26 – «La gestione dei flussi migratori riveste evidente attinenza con la sicurezza e l’ordine pubblico. Questo governo ha sviluppato una serie di iniziative per stroncare il traffico di esseri umani, i risultati sono sotto gli occhi di tutti».

ore 11.23 – A pochi minuti dal voto Salvini ha annunciato che andrà avanti lo stesso: «Comunque votiate, vi ringrazio e siate certi che continuerò a fare questo mio lavoro senza nessuna paura altrimenti farei un altro mestiere».

ore 11.21 – Il ringraziamento a Dio che gli ha dato la possibilità di essere uno scudo protettivo per l’Italia: «Amo l’Italia, amo i miei figli e il mio lavoro. Ringrazio il buon Dio e gli italiani per avermi dato l’onore di poter difendere il mio Paese e i miei figli con il mio lavoro, che penso di svolgere con onestà, buon senso e coraggio»

ore 11.20 – Matteo Salvini fa il paragone tra la nave Diciotti e la Mare Jonio: «Si legge nella ricostruzione del tribunale che il dirottamento, si parla addirittura di dirottamento imposto dai maltesi, ha comportato un allungamento della traversata invece di 50 miglia e non 100. E ogni riferimento alla vicenda della nave Mare Jonio mettendo a rischio le persone, è esattamente la fattispecie simile».

ore 11.17 – Il ministro dell’Interno parla di una guerra con Malta che giustificherebbe la decisione del governo di bloccare la Diciotti: «La Capitaneria di Porto parlò addirittura di ‘guerra con Malta’, quindi più difesa dell’interesse pubblico di così non esiste».

ore 11.15 – Salvini ringrazia il Movimento 5 Stelle e coinvolge anche il resto della maggioranza di governo nella decisione sul cado Diciotti: «Il governo ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell’immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perchè le cose si fanno in due, evidentemente»

ore 11.14 – Il ministro dell’Interno ripercorre quei giorni in cui la Nave Diciotti era stata costretta a rimanere ferma senza far scendere nessuno: «Abbiamo salvato, abbiamo soccorso, abbiamo nutrito. Quei 4 giorni sono stati risolutivi. Abbiamo risolto il problema senza esporre a rischio i passeggeri».

ore 11.11 – Salvini assicura: «Non sarò mai il ministro che lascia morire una sola persona nel Mare Mediterraneo senza muovere un dito».

ore 11.09 – Il leader della Lega critica la politica dei porti aperti. «Quella della nave Diciotti è stata un’iniziativa del Governo coerente con gli interessi pubblici del Paese, con la quale abbiamo salvato migliaia di vite noi meno partenze, meno sbarchi e meno morti: qualcuno invece dei porti voleva i cimiteri aperti».

ore 11.06 – Il ministro dell’Interno chiede scusa ai senatori perché legge e non va a braccio. «Scusate, non mi emoziono quando parlo ma quando c’è di mezzo un reato e di solito vado a braccio ma in questo caso me lo sono scritto perché se mi si accusa che, col mio lavoro ho fatto privatamente qualcosa che ho fatto e farò per difendere la sicurezza del Paese e dei miei figli, allora perdonate, un po’ di emozione».

ore 11.03 – Matteo Salvini prende la parola nell’Aula del Senato. Si dice tranquillo, ma emozionato: «”Per andare a processo dovrei dire una bugia. Non avrei mai pensato di intervenire per sequestro di persona, ma lo faccio tranquillo e sereno».

ore 10.35 – La senatrice Nugnes del M5S conferma il sì all’autorizzazione a procedere. Contrariamente a quanto previsto dalla piattaforma Rousseau, la senatrice Nugnes ha affermato che voterà sì all’autorizzazione a procedere contro Salvini: «Che altre possibilità ci sono?» – ha affermato entrando a Palazzo Madama.

ore 10.34 – Meloni: “Surreale voto della maggioranza contro Salvini”. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha rilasciato alcune dichiarazioni su Matteo Salvini: «È assolutamente surreale che un pezzo significativo della maggioranza di governo prenda in considerazione l’ipotesi di votare contro il ministro Salvini – ha affermato dagli studi di un programma televisivo -. Con l’autorizzazione a procedere non si vota l’indagine nel merito ma si risponde a una domanda: il ministro ha agito nell’interesse della Nazione e del governo o contro gli interessi della Nazione e del governo»

ore 10.10 – Matteo Salvini rilassato al Senato. Il ministro dell’Interno è seduto tra i banchi del governo e sembra piuttosto tranquillo. In questo momento, sta sorseggiando un caffé che gli è stato consegnato direttamente in Aula.

ore 10.00 – Tutto pronto in Senato per il voto Salvini. La seduta inizierà alle ore 11, poi ci saranno le dichiarazioni di voto. L’intervento del ministro è previsto per le 11.40. Gli interventi si chiuderanno intorno alle 13 e soltanto a quel punto inizieranno le operazioni di voto a scrutinio palese. Attesa per il comportamento di un gruppo di senatori dissidenti del M5S che, nei giorni scorsi, hanno deciso di andare contro rispetto alla votazione degli iscritti sulla piattaforma Rousseau avvenuta un mese fa.

Voto Salvini, come siamo arrivati a questo punto

L’alleato di governo è stato indeciso fino a circa un mese fa su cosa votare a proposito dell’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini: lo scorso 18 febbraio, infatti, ha lasciato che una consultazione degli iscritti alla piattaforma Rousseau decidesse il da farsi. Il giorno successivo, constatata la volontà degli iscritti al Movimento di non voler concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, la giunta per le autorizzazioni e le immunità del Senato ha deliberato in questa direzione, non senza polemiche.

Il voto Salvini di oggi non dovrebbe discostarsi da questa linea. L’aula voterà a scrutinio palese per evitare franchi tiratori, che tuttavia sono già stati annunciati tra le fila del Movimento 5 Stelle. Lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà in aula, «per assunzione di responsabilità, ma anche in difesa di una chiara linea politica che il governo sottoscrive» – come il premier ha avuto modo di dichiarare nelle scorse ore.

Voto Salvini, cosa succederà il 20 marzo 2019 in Senato: il regolamento

In Senato è previsto anche l’intervento di Matteo Salvini, che potrà conoscere il suo destino (che in verità sembra essere davvero già scritto) intorno alle ore 13. La votazione a scrutinio palese, tuttavia, si chiuderà soltanto alle ore 19 per permettere a tutti i senatori, anche quelli non presenti dalla mattina, di esprimere la loro preferenza: è questo quanto prevede il regolamento per le proposte di diniego dell’autorizzazione. L’intervento di Matteo Salvini, dunque, è previsto intorno alle 11.40.

Cos’è il Tribunale dei ministri e cos’è l’autorizzazione a procedere

L’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini era stata chiesta dal tribunale dei ministri di Catania in merito alle vicende relative alla nave Diciotti. Il 24 gennaio, la sezione specializzata del tribunale competente in materia, in contrasto con la richiesta di archiviazione della procura diretta dal pm Carmelo Zuccaro, aveva chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro del’Interno, che sarebbe dovuto andare a processo – se i senatori avessero dato il via libera – in merito alla sua condotta sul ritardo nello sbarco della nave della Guardia Costiera italiana, la Diciotti.

Cos’era successo sulla Nave Diciotti della Guardia Costiera

Quest’ultima imbarcazione aveva salvato 190 migranti a bordo ed era rimasta ancorata al porto di Catania, con 177 di questi migranti sul ponte, dal 2o agosto fino al 26 agosto. Se si conta che il salvataggio era avvenuto il 16 agosto, sono stati dieci i giorni di attesa dei migranti sulla nave: nella prima parte, la nave Diciotti ha navigato tra l’Italia e Malta per avere un porto sicuro, nella seconda parte è rimasta ancorata nel porto di Catania. Matteo Salvini si è difeso sempre dicendo di aver agito nell’interesse della nazione e per aver difeso i nostri confini. La sua decisione è stata avallata – anche se non c’è mai stato un atto ufficiale come un documento uscito fuori da un consiglio dei ministri – sia dal titolare delle Infrastrutture Danilo Toninelli, sia dallo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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