Alessandro Di Battista se ne va, di nuovo. Dopo il Sudamerica ora punta all’India

Alessandro Di Battista fermo non ci sta. Neanche è tornato dal Sudamerica che già vuole ripartire. Prossima destinazione: l’India. Voglia di cambiare, di scoprire il mondo con compagna e bimbo appresso, o malcontento verso il movimento che non lo fa più brillare?

Alessandro Di Battista insofferente: da figliol prodigo a iscritti qualunque

Alessandro Di Battista non è più lo stesso. Era tornato dal Sudamerica in pompa magna, come fosse il ritorno del figliol prodigo, anzi del fratello prodigo. Si è mostrato di nuovo insieme a Luigi Di Maio nei momenti di difficoltà, persino nel selfie di capodanno. Poi il ritorno ai comizi, alle provocazione, e qualcosa si inceppa. L’idea che fosse lui il candidato di punta alle europee sfuma, i comizi diventano sempre meno e si allontana anche la prospettiva di raccogliere il testimone di Luigi Di Maio.

Dibba comincia a lamentarsi degli applausi che non ci sono, le sue “battute” non vengono più recepite dal pubblico una volta adorante. Piano pino sparisce, non se ne sente più parlare. E poi, il colpo finale: il nuovo statuto del Movimento. Luigi Di Maio e Davide Casaleggio fondatori, Luigi leader del partito, Beppe Grillo relegato a garante. E Dibba? Dibba parte, se ne va in India.

Dibba non ci sta, e se ne va a scoprire la potenza di «Bollywood»

Lo aveva preannunciato anche da Fabio Fazio. Ospite a Che Tempo Che Fa era riapparso parlando dei migranti, dei rapporti con la Lega, del massacro mediatico su Toninelli e della Tav. E poi la dichiarazione: «Dopo le europee me ne vado in India. Bollywood è una potenza enorme, si sono comprati l’Ilva. Se l’Europa non si unisce, ci fanno il mazzo». Ci andrà ancora con il Fatto Quotidiano, regalando i ritratti del paese nei suoi reportage o si limiterà alle dirette su Facebook? quel che è certo, è che la prima volta il ritiro spirituale non gli ha portato granché bene. Ma isolato per isolato, tanto vale andarsene dall’altra parte del mondo.

(Credits immagine di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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