Giulia Sarti non ricuce: dimissioni dalla Commissione Giustizia e autosospensione dal M5S

26/02/2019 di Enzo Boldi

Un amore finito male e che rischia di compromettere il futuro di Giulia Sarti. La deputata M5S, infatti, oggi è tornata agli onori della cronaca dopo l’archiviazione del procedimento nei confronti del suo ex fidanzato, accusato da lei di averla derubata dei soldi necessari per i rimborsi previsti dal contratto siglato dai Parlamentari a Cinque Stelle. Per la procura di Rimini, l’uomo non avrebbe sottratto nulla alla sua ex compagna. Un fatto che, quindi, non andrebbe di pari passo con la versione della deputata sulla questione dei mancati rimborsi versati sul fondo per il micro-credito. Una vicenda che, alla fine di questa lunga giornata, ha portato alle dimissioni di Giulia Sarti dalla carica di Presidente della Commissione Giustizia alla Camera e all’autosospensione dal Movimento 5 Stelle.

«A seguito delle notizie riportate sulla stampa in merito alla richiesta di archiviazione per la querela da me sporta nei confronti di Andrea Tibusche Bogdan, annuncio le mie dimissioni da presidente della commissione Giustizia della Camera e, a tutela del Movimento 5 Stelle, mi autosospendo». Così, tramite una nota ufficiale, Giulia Sarti annuncia la sua decisione di farsi da parte dopo quel che è venuto fuori dal processo di Rimini.

Giulia Sarti si dimette e si autosospende

Poi, la deputata M5S, conclude le sue brevi righe sottolineando un aspetto. «In questa occasione, tengo anche a precisare – aggiunge Giulia Sarti – che né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell’affrontare una situazione personale e delicata». I due, infatti, sono finiti nel mirino delle critiche perché alcune voci trapelate nelle ultime ore li vedrebbero come architetti di quella denuncia fittizia per mascherare il mancato rimborso.

Il ruolo di Casalino e Loquenzi

Ed è questa l’onda che l’opposizione sta cavalcando dopo le dimissioni di Giulia Sarti e l’autosospensione dal M5S. «Secondo le chat depositate agli atti dall’ex fidanzato della deputata Sarti, sarebbero stati proprio i due capi della comunicazione M5S – dichiara il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli, componente della commissione Giustizia della Camera – a imporle di mettere in piedi la sceneggiata del finto furto da parte dell’ex fidanzato, per giustificare il taroccamento dei rimborsi parlamentari. Con l’annuncio di quella denuncia contro l’ex fidanzato della Sarti, il Movimento 5 stelle ha potuto screditare l’inchiesta delle ‘Iene’ e raggirare gli elettori in campagna elettorale. Se la ricostruzione che emerge in queste ore dalle indagini di Rimini fosse confermata, saremmo di fronte ad una corposa lista di reati».

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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