La rabbia del padre di Manuel Bortuzzo: “A Treviso non sarebbe successo”

Un filo sottile, quello che separa la promessa del nuoto Manuel Bortuzzo, rimasto vittima, forse involontaria, di una sparatoria all’Axa, nel quadrante sud di Roma, dalla piena ripresa della forma fisica. Manuel ieri era cosciente, ma a preoccupare medici, che ancora non sciolgono la prognosi sono le gambe del ragazzo. L’ultimo bolletino medico, inoltre, consegna alla realtà uno scenario molto difficoltoso per la sua vita. «C’è una lesione del midollo completa – ha spiegato il professore Alberto Delitala responsabile della Neurochirurgia del San Camillo – . Questo vuol dire che al momento consideriamo che non possa esserci una ripresa funzionale del movimento delle gambe».

Lo sfogo del padre

«Adoro Roma, però qui c’è un problema da risolvere. Non è possibile che si rischi la vita per niente, anche andando a mangiare un semplice panino. Questo è un problema distante anni luce da Treviso, non sarebbe successo» ha dichiarato ieri Franco Bortuzzo.

Parole di un padre che non riesce a capacitarsi  dell’assurdità di quanto successo,  e che non rinuncia a lanciare un appello accorato a chiunque possa essere d’aiuto alle indagini: «Chi sa parli, per i sacrifici che ho fatto in tutta la mia vita, questo l’appello che faccio: se qualcuno ha coraggio o voglia di dare un segnale, un avviso, per aiutare le autorità giudiziarie a risolvere questo problema, io sarei grato anche perché è impossibile che oggi ancora nelle strade succedono queste cose. Gli amici di Manuel mi hanno detto che lui tornava da una festa di 18 anni e i ragazzi erano divisi in due gruppi – ha aggiunto Franco Bortuzzo – . Quando gli hanno sparato, stavano per rimettersi in macchina e tornare a casa».

Gli investigatori orientati sullo scambio di persona

Intanto si stringe il cerchio attorno ai probabili aggressori. L’ipotesi più accreditata al momento da parte degli investigatori è quella dello scambio di persona che conduce a una rissa, avvenuta poco prima in un pub molto vicino a dove è stato ferito l’atleta. È molto probabile, secondo gli inquirenti, che gli aggressori abbiano scambiato il ragazzo con un’altra persona. Non sembra infatti che il ragazzo abbia avuto precedentemente discussioni e attriti da scatenare reazioni violente. Le prossime ore, probabilmente, saranno decisive per sciogliere i dubbi sulla salute del ragazzo e sui perché di un’aggressione barbara e assurda.

 

 

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