Alberto Angela parla del 16 ottobre 1943: la standing ovation dei social per la sua puntata “politica”

14/10/2018 di Redazione

La puntata di Ulisse andata in onda sabato 13 ottobre ha stupito il mondo dei social, che non si aspettava Alberto Angela impegnato a raccontare l’orrore della storia, in questo caso il rastrellamento del quartiere ebraico di Roma avvenuto il 16 ottobre 1943.

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Alberto Angela ha stupito e convinto in questa nuova veste, mentre il racconto del rastrellamento che ha coinvolto 689 donne, 363 uomini 207 bambini ha commosso il pubblico. Soprattutto pensando che tra le 1023 persone deportate ad Auschwitz, sopravvissero solo in 16.

Alberto Angela si è rivolto così agli spettatori: “Dobbiamo parlare di queste cose perché non vengano dimenticate. Dalla ex Yugoslavia al Ruanda i genocidi hanno continuato a esistere. Chi si occupa di Storia sa che con il passare delle generazioni i fatti si stemperano ma non deve succedere. Quel che è accaduto ai tempi dei nostri nonni, non lontanissimi, può accadere di nuovo. Ricordare è un vaccino, significa creare anticorpi affinché non accada mai più. Ed è importante che sia il servizio pubblico a fare questo passo“.

C’è chi ha colto un chiaro riferimento all’attualità, come Angela Azzaro che su Twitter ha scritto: “#Ulisse conoscere la storia perché lo sterminio non ritorni. Conoscere. Cultura. No all’ignoranza“.

Questa puntata dovrebbero vederla tutti coloro che oggi insultano e sono assolutamente contrari agli immigrati. Mai come in questo momento quel tragico periodo della nostra storia rischia di ripetersi. #Ulisse“, ha invece scritto Silvia.

(Foto credits: Ansa)

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