Sorpresa nel Def, viene elogiata la legge Fornero

10/10/2018 di Enzo Boldi

Non è un pesce d’aprile e neanche uno scherzo di carnevale. Nel testo della Nota di aggiornamento del Def – precisamente a pagina 61 – si parla della Legge Fornero. Non male – come si può pensare ascoltando i continui improperi televisivi e via social contro il provvedimento attuato dal governo Monti il 6 dicembre 2011 da parte dei vari attori della maggioranza gialloverde -, anzi. Ne vengono elogiati i risultati.

 

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Nel capitolo del Nadef dedicato all’indebitamento netto e debito pubblico, parlando di previsione della spesa pensionistica, si traccia così un bilancio degli ultimi venti anni: «Si fa riferimento, in particolare, all’applicazione del regime contributivo (Legge n. 335/1995) e alle nuove regole introdotte con la Legge n. 214/2011 che, elevando i requisiti di accesso per il pensionamento di vecchiaia ed anticipato, ha migliorato in modo significativo la sostenibilità del sistema pensionistico nel medio-lungo periodo, garantendo una maggiore equità tra le generazioni».

L’elogio della legge Fornero nel Def, Salvini lo sa?

La Legge n.214/2011 di cui si parla nel Nadef è la riforma delle pensioni, la cosiddetta «Legge Fornero», quel provvedimento tanto contestato in campagna elettorale – ma anche ora, ogni giorno – da Movimento 5 Stelle e Lega. Una legge talmente sbagliata per cui Matteo Salvini – nei giorni scorsi – ha ribadito di aver perso il sonno. Leggendo pagina 61 della nota di aggiornamento al Def, però, ci viene da pensare che – forse – il leader del Carroccio non abbia mai letto quel testo per cui Luigi Di Maio è corso sul balcone a esultare stile Fabio Grosso ai Mondiali del 2006.

 

 

La spesa pubblica ringrazia

«Quota 100» e «quota 41» posso attendere, anche se da tweet e post su Facebook, almeno fino ieri, sembravano essere l’unica soluzione contro la Legge Fornero. Eppure non è così e forse non ci credono neppure gli stessi pentastellati. Insomma, nel grafico a pagina 64 della nota di aggiornamento del Def si intuisce che con il provvedimento voluto dal governo Monti ha restituito ossigeno alle casse dello Stato italiano. Almeno per quel che riguarda la spesa pubblica in rapporto al pil.

(Foto di copertina dalla nota di aggiornamento al Def)

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