Marco Travaglio: «Questo governo è un’Armata Brancaleone»

10/10/2018 di Enzo Boldi

Questo governo non va in giro cantando il motivetto «Branca Branca Branca leon leon leon», ma gli slogan (e il suoi modo di fare) che accompagnano le sue battaglie contro tutti i sistemi economici-politici-finanziari – e i loro rappresentanti – sembrano ricalcare le gesta della mitica Armata Brancaleone raccontata da Mario Monicelli nel 1966 e impressionata su una pellicola che ha fatto la storia della cinematografia italiana. Il paragone è stato spiegato da Marco Travaglio nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano.

 

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«Quando vai alla guerra, prima studi il nemico, poi ti guardi intorno in cerca di alleati, infine prepari le armi più efficaci per vincere – scrive Marco Travaglio -. Oppure ti vedi L’Armata Brancaleone e poi fai il contrario». È l’analisi del momento che sta vivendo il governo gialloverde che ha indossato un’armatura molto poco resistente per affrontare una serie di battaglie contro chi ha, sicuramente, molta più esperienza e sa toccare le corde giuste nei rapporti politici nazionali e sovranazionali.

Marco Travaglio e il governo come l’«Armata Brancaleone»

Da Bankitalia alle ragionerie, salendo fino alla Commissione Europea per arrivare fino alla Bce. Il governo ha imbastito una guerra contro alcune istituzioni che non sembrano essere per nulla sprovvedute. «Quando in quattro mesi si lanciano tutte queste bombe contro chi ha sempre comandato – prosegue Travaglio sul Fatto Quotidiano – sarebbe folle non prevedere una reazione uguale e contraria».

«I giallo-verdi vanno alla guerra cazzeggiando»

«Non c’è nessun complotto – prosegue Travaglio -, c’è semplicemente il rabbioso sgomento di un intero sistema che non si dà pace di non comandare più». Il riferimento del diretto del Fatto Quotidiano è a tutti quei piccoli poteri – i mercati – che hanno il solo compito di speculare. E non di comandare e fare politica. Ed è qui che arriva l’errore di Di Maio, Salvini e Conte: «Qui casca l’asino dei gialloverdi: sono andati alla guerra in ordine sparso, spensieratamente, cazzeggiando».

«I nemici si affrontano con serietà»

Un problema. Perché la guerra è un’arte e bisogna studiare prima di andare all’arrembaggio con l’alabarda e trovarsi di fronte gente con pistole, fucili e cannoni. «Nemici come questi si affrontano senza cedere di un millimetro, ma con la massima serietà – conclude Travaglio -. Solo atti formali e non contestabili. Finora, però, i gialloverdi hanno fatto l’opposto: hanno visto L’Armata Brancaleone e, anziché evitarla, l’hanno imitata».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / Riccardo Dalle Luche)

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