La maternità di Giulia Grillo sta diventando un problema per il governo?

23/09/2018 di Redazione

Il ministro della Salute Giulia Grillo sarebbe vicinissima al passo d’addio, dando così il via al primo rimpasto di governo in epoca di Terza Repubblica.

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Giulia Grillo, vicino addio a governo

Lo riporta La Stampa nell’edizione cartacea di domenica 23 settembre, citando come cause scatenanti dell’addio le dubbie posizioni sul tema dei vaccini e la nomina di Luca Li Bassi a nuovo direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, avvenuta il 5 settembre ma che tarda a essere definita per i dubbi di quest’ultimo sulle posizioni del governo in tema di sanità.

Giulia Grillo, governo e problema con maternità

Parallelamente a queste due problematiche, ce ne sarebbe una terza che se fosse vera riaprirebbe uno squarcio nel mondo del lavoro legato alla maternità. Scrive Federico Capurso:

Nessuno, poi, ai piani alti di Palazzo Chigi, vuole far pesare sul futuro di Grillo la sua imminente maternità. Ma “neanche possiamo nasconderci quanto la sua assenza possa pesare nei prossimi mesi”, quando si dovrà lavorare giorno e notte alla manovra di bilancio. I timori, manifestati da diversi ministri M5S, sono soprattutto per le possibili “interferenze” degli alleati leghisti: “Senza un nostro ministro a tenere gli occhi aperti sui dossier, saranno guai”. E allora un piano B – se addio sarà – sembra sia già pronto. La carta coperta è quella di Armando Bartolazzi, attuale sottosegretario alla Salute, lanciato da Di Maio prima delle elezioni proprio come ministro. Poi gli equilibri di partito si sono messi d’intralcio, ma già tra un mese, quando Grillo entrerà nelle ultime settimane di gravidanza, Bartolazzi potrebbe subentrare da reggente. Una formula morbida, per non creare una frattura interna e tenere aperta una porta a Grillo per il domani. Per un altro rimpasto, magari. Ma sempre da “Terza Repubblica”.

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