Zingaretti organizza la controcena: «Con un operaio, uno studente, un professore e un imprenditore»

La deriva culinaria del Pd. Metti un invito a cena, si poteva titolare ieri, con l’ok perun incontro a casa di Carlo Calenda con Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti per rifondare il Partito Democratico. Ovviamente seduti a tavola, con un bicchiere di Moet-Chandon per aperitivo. Escluso un invitato eccellente, Nicola Zingaretti, capo dell’altra corrente, quella che guarda più a sinistra. E allora niente salotto ovattato: il governatore della regione Lazio sceglie una trattoria per lanciare il suo controevento.

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Cena Zingaretti in trattoria contro quella a casa di Calenda

«Organizzo una cena in trattoria con un operaio, uno studente, un professore e un imprenditore» – e non è l’inizio della solita barzelletta. Zingaretti fa sul serio e propone un’alternativa, anche enogastronomica, per il partito. Il patto della trippa o della cacio e pepe contro quello della tartina al caviale. Insomma, tanto per capire in che schieramento stanno i vari commensali.

La motivazione offerta da Zingaretti su Facebook è molto semplice. «Per un Congresso diverso, aperto e partecipato – scrive il governatore -, insieme a tanti incontri che sto facendo in tutta Italia, la prossima settimana ho organizzato in trattoria una cena con un imprenditore del Mezzogiorno di una piccola azienda, un operaio, un amministratore impegnato nella legalità, un membro di un’associazione in prima fila sulla solidarietà, un giovane professionista a capo di un’azienda Start Up, una studentessa ed un professore di Liceo».

Cena Zingaretti, la deriva culinaria del Pd

Contestualmente, poi, Zingaretti ha lanciato l’evento Piazza Grande alla ex Dogana del prossimo 13 e 14 ottobre. Il tutto con vista sulle possibili primarie. Che, a questo punto, non verranno decise dal voto dei militanti, ma direttamente dai giudici di MasterChef. Sceglieranno la borghese nouvelle cuisine o le abbondanti forchettate sulla tovaglia a quadri macchiata di sugo?

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