David Puente, torna la bufala della pedopornografia: stavolta c’è anche l’antisemitismo, con la grafica di Repubblica

Minacce, bufale sul suo conto e ancora bufale. È la triste realtà con cui il debunker David Puente deve misurarsi da diverso tempo a questa parte. Nella giornata di ieri, infatti, si è diffusa nuovamente una fake news che riguarda una sua presunta denuncia per pedopornografia. Non solo: questa volta la falsa notizia, che già era circolata nel mese di agosto, assume anche i tratti dell’antisemitismo perché il blogger viene definito «di origini ebraiche», quasi come se fosse un insulto.

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Una nuova bufala su David Puente

La bufala di David Puente e della denuncia per pedopornografia era già circolata, in forma diversa, nella terza settimana di agosto, meno di quindici giorni fa. Addirittura, secondo quella versione – trasmessa sul web sottoforma di un articolo dell’agenzia di stampa Ansa – il debunker aveva commesso atti osceni in luogo pubblico, in un parco affollato di bambini ed era stato arrestato.

La denuncia della nuova fake news su David Puente

Ora, invece, arriva quest’altra orrenda fake news, presentata al pubblico con il layout della versione online del quotidiano La Repubblica (che, a sua volta, ha annunciato azioni legali contro coloro che hanno diffuso la fake news). Il primo a notarla è proprio il bersaglio di questo attacco in piena regola. David Puente, con un tweet, ha messo in correlazione la diffusione di false notizie sul suo conto, con l’annuncio – fatto nella giornata di ieri – della sua collaborazione con il nuovo quotidiano online di Enrico Mentana:

Secondo Puente, gli autori di questa fake news sono gli stessi che in passato hanno attaccato anche altri personaggi come Roberto Burioni. Ovviamente, nei loro confronti, procederà con una denuncia, come già fatto in passato con gli altri diffusori di bufale che lo hanno attaccato. David Puente, che ha collaborato con Giornalettismo e a cui va la completa solidarietà della testata e di tutti coloro che vi lavorano, aveva anche ricevuto delle feroci minacce nelle scorse settimane: qualcuno aveva addirittura affermato di conoscere il suo indirizzo di casa e lo aveva avvertito con una modalità molto prossima a quella mafiosa.

Siamo sicuri che David Puente continuerà a svolgere con passione il suo lavoro. Del resto, provare a fermare un debunker con una bufala è davvero da dilettanti.

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