Vaccini, prima spaccatura M5S-Lega

Mentre il premier Giuseppe Conte predica calma, in aula si registrano le primissime spaccature nella maggioranza sul tema dell’autocertificazione dei vaccini. Questa mattina, i relatori del decreto Milleproroghe – che ieri avevano ripristinato l’obbligo con la cancellazione dell’emendamento già votato al Senato – hanno presentato un ulteriore emendamento che prolunga i tempi delle autocertificazioni per un altro anno.

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Spaccatura M5S-Lega, il primo voto in commissione Sanità

Tema controverso, difficile da affrontare anche perché all’interno della stessa maggioranza si agitano posizioni diverse. E la testimonianza è arrivata anche dal primo voto in commissione Sanità che doveva esprimere un parere favorevole, in quanto commissione competente, sull’autocertificazione da trasmettere alla commissione Bilancio che si sta occupando del Milleproroghe.

Ebbene, i malumori arrivano direttamente da due esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle: mentre la deputata del Carroccio Rossana Boldi ha votato no, Giorgio Trizzino è uscito dall’aula per protestare contro la decisione. Evidente, dunque, che qualcosa all’interno del governo non stia funzionando come dovrebbe sul tema vaccini. Un conto è affrontarlo dal punto di vista della campagna elettorale, un altro nei fatti.

Spaccatura M5S-Lega, premier Conte prudente

A cercare di gettare acqua sul fuoco, arriva anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che spiega così l’estensione delle autocertificazioni: «L’emendamento aveva contribuito a un’incertezza – ha detto da Ischia dove si trova in visita -, adesso dobbiamo risolverla perché dobbiamo assicurare alle famiglie la possibilità di iniziare in maniera regolare e serena l’anno scolastico».

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