La saga Renzi-Giarrusso che finisce malissimo sui social network

La nomina di Dino Giarrusso a segretario particolare di Lorenzo Fioramonti, sottosegretario al ministero dell’Istruzione, sta continuando ad alimentare il dibattito politico. Le parole più gettonate per la critica all’ex giornalista de Le Iene sono meritocrazia e competenze tecniche necessarie a svolgere un ruolo che non rientra soltanto nella comunicazione, ma anche nell’accertamento della regolarità dei concorsi presso le università.

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Renzi-Giarrusso, lo scontro via social network

Sulla tematica è intervenuto anche Matteo Renzi. Che ha voluto attaccare pesantemente l’ex gioralista de Le Iene che ha lasciato la televisione per candidarsi (senza essere eletto) alla scorsa tornata delle politiche tra le fila del Movimento 5 Stelle. «Una vergogna dopo l’altra: questi sono i Cinque Stelle al Governo – ha scritto Renzi su Facebook -. La vicenda della ex Iena Dino Giarrusso è scandalosa. Questo signore lavorava alle Iene, programma con il quale ha collezionato figuracce storiche come quella con il regista Brizzi, ingiustamente accusato di violenza, o con il professor Burioni sui vaccini».

Renzi ha registrato una mancanza di coerenza tra l’invito a rispettare la meritocrazia da parte del Movimento e l’applicazione degli stessi principi meritocratici quando si tratta di assegnare compiti e poltrone. «Ma quelli che urlano contro la Casta sono i primi a farsi sistemare dal potere – ha continuato l’ex segretario del Partito Democratico -. E allora Giarrusso prima è stato piazzato in un ufficio stampa alla Regione Lazio, poi al Governo. E che gli fanno fare? Gli fanno controllare i concorsi universitari, perché “lavorava alle Iene”. Alla faccia del merito!». 

Infine, una frecciatina arriva anche a quei colleghi di partito che, al momento della formazione del governo, si erano detti possibilisti su un accordo con il Movimento 5 Stelle. «Ma davvero – dice Renzi –  pensavate possibile allearsi con questi?».

Renzi-Giarrusso, la risposta dell’ex Iena

Non si è fatta attendere la risposta di Dino Giarrusso, che ha addirittura pubblicato un video per rispondere all’ex presidente del Consiglio. Il contrattacco fa ancora più male, perché riprende le ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni componenti della famiglia di Matteo Renzi: «Non ho commesso reati, non ho cognati che rubano milioni destinati ai bambini per farsi ville di lusso, non ho regalato le autostrade a ricchi privati, non ho genitori indagati per fatture false, non ho fatto crollare ponti, non sono sprovvisto di laurea come il precedente Ministro, non ho campato di politica come la buona parte dei ridicoli personaggi che mi criticano, eppure sui giornali e sui sociali si parla di me più che di un boss mafioso, con un linciaggio senza precedenti. Secondo voi come mai? Essere attaccato da Renzi è una medaglia al petto». 

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