Roma, metro A in tilt per un incendio: l’odissea del rientro nell’ora di punta | VIDEO

04/09/2018 di Redazione

A Roma è letteralmente caos sulla metro A. Un principio di incendio in galleria, causato probabilmente dalla combustione dei cavi dell’energia elettrica, ha impedito il regolare funzionamento del servizio. La linea A è stata interrotta per oltre tre ore tra le stazioni di San Giovanni-Ottaviano in direzione Anagnina.

Chiusura metro A, il disagio di Roma all’ora di punta

Attivati bus sostitutivi, con le seguenti fermate: da Repubblica a San Giovanni, in via Vittorio Emanuele Orlando; per ottaviano Ottaviano in viale Luigi Einaudi; da Termini a Ottaviano in piazza dei Cinquecento angolo via Cavour; da Termini a Ottaviano, in via Giolitti angolo via Cavour.

La città è stata letteralmente paralizzata e divisa in due dal guasto. La chiusura della linea si è verificata proprio in corrispondenza di uno degli orari di punta per il rientro dagli uffici. Anche i numerosi turisti che in questi giorni affollano le strade della Capitale si sono trovati disorientati – e molto spesso senza informazioni soddisfacenti – a causa del guasto e dello scarso numero delle navette sostitutive per i volumi di traffico dell’ora di punta.

Chiusura Metro A, un incendio all’origine del problema

Fino a tarda serata i vigili del fuoco e la polizia hanno operato all’interno della stazione Termini per cercare di risolvere l’incendio all’interno del tunnel. Nello snodo centrale dei pendolari romani si sono attivati i sistemi anti-incendio, dagli altoparlanti arrivava l’invito a evacuare la stazione, nonostante la linea B abbia funzionato in maniera piuttosto regolare.

Chiusura metro A, la polemica sui social network

Il disagio degli utenti – cittadini e turisti – ha viaggiato sui social network, con tweet e post polemici.

In ogni caso, i tempi di percorrenza della linea Ottaviano-San Giovanni si sono dilatati enormemente, arrivando a raggiungere anche i 45 minuti. Diversi i turisti costretti ad aspettare le navette successive, a causa del sovraffollamento di quelle che passavano loro di fronte.

(foto Laino/Giornalettismo)

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