La procura indaga per terrorismo sull’attentato alla sede della Lega a Treviso

17/08/2018 di Redazione

La procura di Treviso sta indagando per terrorismo in merito al tentato attacco alla sede della Lega. Ieri, 16 agosto, a Villorba erano stati trovati due ordigni che, fortunatamente, non hanno provocato danni. Sempre nella giornata di ieri era arrivata la rivendicazione di un gruppo di anarchici. «È terrorismo – ha detto il procuratore di Treviso Michele Della Costa – e gli atti sono arrivati senza esitazione alla procura distrettuale di Venezia».

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Attentato Lega, si indaga per terrorismo

Un primo ordigno, una innocua bomba carta, era già esplosa nella giornata dell’11 agosto, ma soltanto in un secondo momento le indagini delle forze dell’ordine si sono concentrate sulla sede della Lega a Villorba. A quel punto, nel corso della giornata di ieri, è stato ritrovato un nuovo ordigno inesploso, ma con un potenziale molto più elevato della semplice bomba carta, tanto che qualcuno ha parlato di ordigno messo lì per fare male.

Nel frattempo, gli artificieri avevano già fatto brillare l’ordigno. Il ritrovamento di questo meccanismo esplosivo è stato fatto soltanto in seguito alla rivendicazione del gruppo anarchico che, prima con un messaggio anonimo e poi con un articolo sul web, si è assunto la responsabilità del gesto e ha messo in guardia gli esponenti del Carroccio su eventuali azioni future.

Attentato Lega, le parole di Calderoli

Oggi, Roberto Calderoli ha chiesto a tutte le forze politiche di stigmatizzare e condannare il gesto. «Quello che è successo a Villorba – ha detto il senatore della Lega – è avvenuto nel più completo silenzio del Pd e della sinistra. Il silenzio rimbomba ed è complice di chi alla democrazia preferisce la violenza, di chi vuole fermare la nostra battaglia per il cambiamento».

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