La malinconia di Leonardo Bonucci e altre cose imperdibili a tempo di musica

10/08/2018 di Enzo Boldi

Il ritorno del figliol prodigo alla Juventus, con tanto di capo chino e una leggera mestizia negli occhi, ha diviso la tifoseria bianconera che ancora non ha perdonato l’altro tradimento dello scorso anno, quando il numero 19 scelse la via rossonera di Milano perché tentato da nuovi stimoli dopo aver vinto 6 scudetti consecutivi. Oggi Leonardo Bonucci, nella sua conferenza stampa di ritorno ha toccato picchi di romanticismo che neanche la musica italiana è mai riuscita a raggiungere.

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«Il cuore è uno zingaro». Il tentativo di spostare gli equilibri al Milan è miseramente fallito, con un misero sesto posto, distante anni luce dalla Juventus, e prestazioni alquanto discutibili. Ora, dopo aver ringraziato dirigenza e tifosi rossoneri, si è detto pronto a guidare di nuovo la difesa bianconera: «Quando lasci il cuore in un posto ti porta a fare un passo indietro. Io avevo lasciato a Torino la mia famiglia che viveva qui. E con il cuore ho scelto nonostante avessi richieste da altre squadre europee».

«Perdono, perdono, perdono». La sua esultanza in occasione del gol proprio contro la Juventus, non è andata giù ai tifosi bianconeri, ma il numero 19 si è difeso così: «Sono un difensore, mi capita poche volte di fare gol, in quel momento mi è venuto di farlo e non so. Ora accetterò i fischi e mi riconquisterò la fiducia sul campo».

Leonardo Bonucci torna alla Juventus, la sua conferenza tra frasi fatte e stereotipi

«Aggiungi un posto a tavola». Leonardo Bonucci è poi tornato a parlare anche del famoso episodio dello sgabello di Oporto: «Sfatiamo questo tabù. Vivo la partita in maniera nervosa. C’era un posto avanti ma poi è arrivato il proprietario del biglietto e mi sono spostato, prendendo di mia iniziativa quello sgabello su cui sono stato per cinque minuti».

«Parole, parole parole». Il rapporto, sicuramente non idilliaco con l’allenatore Massimiliano Allegri è stato uno dei motivi della rottura della scorsa estate con il club bianconero, ma ora è tutto passato. Tutto superato: «Il nostro rapporto è ottimo e tra persone intelligenti ci siamo stretti sempre la mano e salutati.»

«Gli uomini non cambiano». Ma Bonucci smentisce Mia Martini, precisando come sui binari dell’alta velocità tra Torino e Milano, sia arrivata la sua completa maturazione: «Torno dopo un anno con un bagaglio di cose importanti a livello umano. Mi sento una persona migliore a livello umano, pronto a dare tutto per la causa della Juventus».

Leonardo Bonucci, uomo nuovo per un amore vecchio

 

«Mi sono innamorato, ma di tuo marito». Poi la chiusura su CR7, il nuovo fenomeno in bianconero per la conquista della Champions League, il cui acquisto ha smosso ancor di più la sua volontà di tornare alla Juventus: «Allenarsi con Ronaldo è uno stimolo per tutti, è uno che non tralascia nulla ed è sempre concentrato. Ci permette di alzare il livello di una Juve che ha una rosa competitiva. Ho la fortuna di essere tornato alla Juve e di avere accanto a me giocatori davvero forti».

 

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

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