Luigi Di Maio vuole «potenziare il reato di legittima difesa» | VIDEO

17/07/2018 di Redazione

Puntuale, è arrivata la gaffe. Il tema legittima difesa è molto sentito nel governo M5S-Lega e, probabilmente, la tensione è massima su questo punto. Luigi Di Maio, ieri, ne ha parlato a Bersaglio Mobile, la trasmissione di Enrico Mentana su La7. Infilando, uno dopo l’altro, una serie di errori all’interno della stessa frase che davvero vanno a confondere le acque.

LEGGI ANCHE > Dietro la «legittima difesa» c’è l’accordo con Salvini e la lobby delle armi

Di Maio legittima difesa, la gaffe a Bersaglio mobile

La frase incriminata, evidente distrazione del ministro del Lavoro, è: «Vogliamo potenziare il reato di legittima difesa». Innanzitutto, infatti, non si capisce come l’esponente di un esecutivo – qualsiasi esso sia – possa affermare di voler «potenziare un reato». Poi, un’affermazione del genere andrebbe a prevedere come requisito che la legittima difesa sia effettivamente un reato.

La legittima difesa, invece, non lo è: si tratta di un istituto previsto dall’articolo 52 del codice penale, che recita «Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa».

Di Maio legittima difesa, il confronto con la Lega

La Lega vorrebbe potenziare questo istituto, allargando il suo campo di applicazione. Non a caso, la misura è inserita all’interno del contratto di governo, in cui si legge: «si vogliono eliminare gli elementi di incertezza interpretativa (con riferimento in particolare alla valutazione della proporzionalità tra difesa e offesa) che pregiudicano la piena tutela della persona che ha subito un’intrusione nella propria abitazione o nel proprio posto di lavoro».

Tuttavia, c’è stato un po’ di tira e molla con il Movimento 5 Stelle, specialmente per il diretto collegamento con questo istituto previsto dalla Lega e la lobby delle armi, che spingerebbe per l’approvazione di questa misura a causa del conseguente beneficio nella vendita di strumenti per la difesa personale. E allora capita a Luigi Di Maio di andare in evidente crisi comunicativa sul tema. E di commettere qualche gaffe che è subito stata notata sui social network.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

Share this article