Vercelli, donna uccisa per soldi: fermato il figlio adottivo, affetto da ludopatia

16/07/2018 di Redazione

Una donna uccisa per soldi. Fermato il figlio adottivo. Accade a Vercelli. Caleb Ndong Merlo, 30 anni, originario del Camerun, ha ucciso la madre adottiva perché non voleva soddisfare le sue continue richieste di denaro. Il trentenne, affetto da ludopatia e con problemi economici, è stato fermato dalla polizia di Vercelli per l’omicidio. La vittima si chiamava Paola Merlo e aveva 66 anni, era un’insegnante in pensione. Era stata trovata morta in casa martedì scorso. A dare l’allarme era stato lo stesso figlio adottivo, che aveva sostenuto di averla trovata morta dopo una caduta. Ma gli accertamenti della Squadra Mobile e l’autopsia hanno svelato un’altra verità.

Vercelli, donna uccisa per soldi: fermato il figlio adottivo, affetto da ludopatia

La vittima era una docente molto conosciuta a Vercelli perché attiva anche nel mondo del volontariato e del sindacato. A far scattare le indagini, giovedì scorso, è stata una fonte confidenziale, che ha segnalato agli investigatori della Squadra Mobile alcune incongruenze sul decesso della donna. Il figlio adottivo aveva detto al personale medico del 118 di avere trovato la madre in bagno con delle vistose ferite al capo e al corpo, come se fosse caduta in modo accidentale mentre effettuava dei lavori domestici. La versione dell’uomo è stata sconfessata dalle «numerose evidenze probatorie» ottenute attraverso le indagini e le attività tecniche effettuate. L’autopsia ha confermato che la donna è stata vittima di una «brutale aggressione».

(Foto di copertina generica di auto della Polizia di Stato)

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