Paola Taverna ha definito ‘capi di Stato’ tre capi di governo

02/07/2018 di Redazione

Inesattezze. Errori. Gaffe a colpi di post o tweet. Le uscite infelici dei politici sono all’ordine del giorno e talvolta denotano scarsa attenzione o competenza. L’ultimo caso riguarda la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Taverna, dal 28 marzo scorso vicepresidente del Senato, che su Twitter sabato scorso ha definito ‘capi di Stato‘ tre capi di governo europei: il nostro presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il primo ministro svedese (ministro di Stato) Stefan Lofven e il primo ministro bulgaro Boyko Borisov. Tutti e tre hanno ricevuto l’incarico di guidare un esecutivo ma non possono essere definiti dei capi di Stato. In Italia esiste la figura del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La Svezia è una monarchia parlamentare, e il ruolo di capo di Stato è affidato al re Carlo XVI Gustavo. Invece il presidente della Bulgaria, una repubblica parlamentare, è Rumen Radev.

 

Paola Taverna
(Tweet di Paola Taverna)

 

 

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Paola Taverna ha definito ‘capi di Stato’ i capi di governo italiano, svedese e bulgaro

Paola Taverna ha definito Conte, Lofven e Borisovcapi di Stato‘ in un tweet in cui criticava un articolo dell’Espresso che riportava delle battute dei primi ministri svedese e bulgaro sul nostro premier. «Tre Capi di Stato: un saldatore, un pompiere ed un professore di diritto, e quello deriso è il professore!? Mah, misteri dell’informazione!», è stato il suo messaggio. Nelle risposte le precisazioni non si sono fatte attendere. «Il nostro capo di Stato è ancora uno ‘sconosciuto’ congiunto di nome Mattarella, non Conte!», si legge in uno dei tweet. E ancora, altra reazione: «Al Senato una che confonde il presidente del Consiglio con il capo dello Stato, ma dove l’avete trovata? Ha ragione Grillo, forse estraendoli a sorte, i vostri senatori, avrete miglior fortuna». E poi: «Passi l’ignoranza sull’ordinamento degli altri stati europei, ma che una vicepresidente del Senato ignori quale sia l’ordinamento italiano e davvero troppo!». Nelle risposte anche frecciate per aver vantato il curriculum di Conte, in romanesco: «Paolè, ma che c’è? Ora preferisci i professori all ggente del popolo? Nna vrei mai detto».

(Foto di copertina da archivio Ansa con screenshot di un tweet. Credit immagine: ANSA / FABIO FRUSTACI)

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