Milano, la scuola diventa incubo: ragazzo di 17 anni insultato e offeso perché gay

28/06/2018 di Redazione

Un ragazzo di 17 anni offeso e insultato dai compagni di classe perché gay. Bersagliato e discriminato per il suo orientamento sessuale. È quanto accaduto in una scuola superiore della provincia di Milano, precisamente a San Donato Milanese, e denunciato dal gruppo dei Sentinelli di Milano ‘Laici e Antifascisti’. La vittima di bullismo è un allievo dell’Itis Enrico Mattei, preso di mira da almeno sei mesi.

San Donato Milanese, ragazzo insultato e offeso a scuola perché gay

«Il tutto avviene nell’indifferenza di alcuni insegnanti e addirittura con la complicità di uno di loro», si legge nel messaggio pubblicato su Facebook dai Sentinelli (che hanno diffuso anche un’immagine del ragazzo con la madre). Il giovane «è stato più volte apostrofato con chiari riferimenti di stampo fascista e omofobo tipo ‘i fro…i devono bruciare tutti’. Inoltre è stato spettatore suo malgrado di una scena in classe nella quale venivano esaltate dichiarazioni violentemente ostili del neo ministro della famiglia Lorenzo Fontana». Il ragazzo «ha deciso di non subire in silenzio». I Sentinelli hanno espresso al 17enne la loro piena solidarietà e appoggio, con l’impegno ad essere al suo fianco in una «battaglia di civiltà». «Il suo coraggio e la sua determinazione sono un insegnamento per tutti noi», hanno scritto.

Intanto, come riporta oggi il quotidiano Il Giorno, la scuola smentisce fa muro, con i docenti che smentiscono le accuse. Gli insegnanti negano quanto denunciato, ma lo fanno nell’anonimato. «La situazione è reale ed è nota, ma va discussa con calma», ha dichiarato la preside al telefono. La famiglia del 17enne, intanto, si è sentita costretta a mettere in piazza il dolore sui social network per fermare l’escalation di pressioni. Un insegnante ha dichiarato: «Nella nostra scuola non ci sono mai state discriminazioni legate all’orientamento sessuale, ci sono tanti ragazzi dichiaratamente gay e non hanno mai avuto problemi». Se l’istituto del giovane non assumerà una netta posizione a sostegno dell’alunno, gli amici del ragazzo chiederanno aiuto alle istituzioni.

(Foto dalla pagina fan Facebook ‘I Sentinelli di Milano’)

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