A 14 anni ricattata e violentata per due anni da due coetanei

04/06/2018 di Redazione

L’hanno costretta ad avere rapporti sessuali per due anni, pena la messa in rete di foto e video compromettenti. Alla fine, una 16enne, è riuscita a uscire dall’incubo, confindando tutto a una amica e rivolgendosi ai carabinieri. In arresto, dai carabinieri di Vasto, sono finiti due minorenni come lei che dovranno rispondere di riduzione in schiavitù, violenza sessuale di gruppo e cessione di sostanza stupefacente.

A rendere noti i particolari dell’inchiesta –riporta Repubblica – è Amedeo Consales, maggiore dei carabinieri di Vasto che hanno condotto le indagini. La ragazza, ha spiegato Consales, si è rivolta agli investigatori su consiglio di una coetanea, cui era riuscita a raccontare solo in parte il suo dramma. Duravano da mesi i ricatti condotti contro di lei dal gruppo, che usava l’arma del telefonino per costringerla al silenzio dopo le ripetute violenze. E sua mamma era completamente all’oscuro di cosa stava succedendo alla figlia. I minori coinvolti, che ora hanno 17 anni, si trovano ora all’Istituto di Casal del Marmo, a Roma, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Devono rispondere tra l’altro di pornografia minorile, violenza privata, atti persecutori e di cessione di sostanza stupefacente aggravata dalla minore età di chi l’ha ricevuta.

Tutto iniziò dall’estate del 2016. Come raccontato ai carabinieri, la ragazzina, all’epoca 14enne, iniziò una relazione con un adolescente poco più grande di lei. Gli approcci furono ripresi con un cellulare a sua insaputa. A quel punto il giovane ha iniziato a ricattare la ragazzina costringendola ad altri rapporti. Prima con lui, poi con altri ragazzi. In una di quelle circostanze l’hanno fatta fumare riprendendo e girando altre scene. Un incubo durato due anni e finito solo grazie al supporto degli inquirenti e l’appoggio di una amica che ha convinto la giovane a raccontare tutto.

 

(foto di repertorio ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

 

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