Fausto Filippone avrebbe ucciso la moglie con la scusa di un selfie

23/05/2018 di Redazione

L’ha attirata nella casa che affittavano periodicamente a studenti universitari. L’ha portata in balcone e poi, con la scusa di una foto migliore, l’avrebbe fatta salire su una piccola scala pieghevole e gettata giù. Così Fausto Filippone avrebbe ucciso la moglie, Marina Angrilli. A ricostruire quello che inizialmente sembrava un incidente e invece è uno dei due omicidi del manager è oggi il Corriere della Sera.

«Non sappiamo se l’abbia convinta a farsi un selfie, ma il fatto che stessero scattando delle foto lo ha riferito lui mentre era aggrappato alla recinzione del viadotto ed emerge dalle prime dichiarazioni rese a chi soccorreva la moglie», confermano gli investigatori alla testata. La donna ha fatto un volo di dieci metri ed è morta poi all’ospedale, dove arrivò in gravissime condizioni. All’interno della abitazione nulla lascia intendere a una colluttazione. Marina non sapeva a cosa stava andando incontro.

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Gli investigatori hanno trovato sul balcone la scala. Domenica mattina, peraltro, il programma era diverso: Filippone e la moglie sono usciti per andare in un centro commerciale ad acquistare una lavatrice per la casa di Pescara, in via Punta Penna, dove vivono. Questo il racconto degli zii a cui fu affidata Ludovica. Al centro commerciale, però, la coppia non è mai arrivata. Poco dopo la caduta e l’arrivo dei soccorsi Filippone è andato in auto a riprendere la figli. ha telefonato chiedendo ai familiari di far trovare la ragazzina in strada. Filippone ha poi portato la figlia sul viadotto, gettandola giù. La bimba era sotto choc al momento della caduta ma non è stata narcotizzata. Lo riferiscono le prime analisi sul cadavere. Intanto non si da pace Francesco Angrilli, fratello di Marina, che si domanda come Filippone abbia potuto sterminare la famiglia senza essere fermato.

(foto ANSA/Massimiliano Schiazza)

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