Ruby bis. L’incredibile difesa di Nicole Minetti, paragonata a Marco Cappato e Dj Fabo

07/05/2018 di Redazione

Il paragone promette di fare scalpore. L’avvocato della difesa di Nicole Minetti, Pasquale Pantano, ha dichiarato che il caso della sua assistita è simile a quello di Marco Cappato e Dj Fabo.

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Come nel caso di dj Fabo, morto in Svizzera col suicidio assistito, Marco Cappato ha solo aiutato quell’uomo nell’esercizio “di un diritto”, ossia la libertà di decidere della propria vita, anche Nicole Minetti ha solo dato un aiuto alle giovani ospiti alle serate di Silvio Berlusconi ad Arcore nell’esercizio libero della prostituzione, che rientra anche questo nella libertà di autodeterminarsi“, queste sono state le parole della difesa nell’aula della Corte d’Appello di Milano nel processo “Ruby bis”, dopo che la Cassazione ne ha ridisposto la revisione completa.

Nel chiedere l’assoluzione per la sua assistita, Pantano ha aggiunto: “Non si comprende come possa essere criminologicamente rilevante aiutare qualcuno nell’esercizio libero della prostituzione, in una società che si è evoluta rispetto alla prostituzione degli anni ’40 a cui si riferisce la legge Merlin. All’epoca non c’erano le escort che oggi si offrono liberamente. Se non c’è violazione della sfera di libertà, come avviene invece nella tratta delle prostitute ‘schiave’, non c’è reato“.

La sentenza è prevista nel pomeriggio. Anche per Emilio Fede, condannato in un primo momento a 4 anni e 10 mesi, è stata chiesta l’assoluzione piena.

In subordine a questa richiesta, le difese hanno sollevato la questione dell’incostituzionalità del favoreggiamento alla prostituzione in quanto “non c’è costrizione ma è da intendersi come libero esercizio“.

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