Non solo Torino, altri comuni riconosceranno i figli delle coppie omosessuali

06/05/2018 di Redazione

Non solo la sindaca Chiara Appendino. Non solo la città di Torino. Anche altri comuni piemontesi in questi giorni hanno deciso, seguendo l’esempio della città capoluogo, la prima in Italia a farlo, di riconoscere i figli delle coppie omosessuali. A confermarlo è stato l’assessore ai Diritti Civili della Regione Piemonte Monica Cerutti, esprimendo la sua soddisfazione in una nota. «Un gesto da apprezzare. Mi auguro che altre amministrazioni si muovano in questa direzione. I diritti di queste famiglie non tolgono diritti alle altre», ha detto. Cerutti oggi ha partecipato alla festa delle Famiglie, nel centro di Torino, che è stato un momento per richiamare l’attenzione – ha osservato – sui temi Lgbtgi. La società non trova più insolita la normalità dell’amore tra coppie dello stesso sesso, anche se ancora persistono casi di discriminazione».

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«Speriamo che la nostra scelta – ha detto in mattinata Appendino – possa essere seguita dal Paese perché c’è bisogno di tutelare i diritti, e tanti oggi non lo sono ancora, in particolare quando parliamo di mondo Lgbt». La sindaca ha partecipato alla Festa delle Famiglie promossa da Coordinamento Torino Pride, Famiglie Arcobaleno e Rete Genitori Rainbow insieme all’assessore alle Famiglie Marco Giusta. In una diretta Facebook da piazza Carlo Alberto la prima cittadina ha sottolineato che «qui rimettiamo al centro che quello che esiste sono le famiglie e ringrazio quanti in questi giorni ci hanno sostenuto nella scelta importante delle trascrizioni perché la loro vicinanza ci ha aiutato a farla». Anche l’assessore Giusta ha sottolineato l’importanza di «quello che stiamo facendo per il riconoscimento di tutte le famiglie perché è l’amore che fonda una famiglia». E ancora, ha aggiunto: «Tanti Comuni ci stanno seguendo e stiamo lavorando anche con l’Anci per far sì che in tutta Italia nasca un movimento per riconoscere i diritti dei bambini e delle coppie Lgbt per arrivare poi al matrimonio egualitario».

(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / GIORGIO ONORATI)

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