M5S, il piano per dimezzare i costi della Camera dei Deputati, vitalizi e indennità dei parlamentari

31/03/2018 di Redazione

Il MS ha deciso di puntare sulla Camera dei Deputati, dove non è lontano dalla maggioranza nell’ufficio di presidenza, per lanciare una battaglia contro i costi della politica. Lo spiega un articolo di Annalisa Cuzzocrea su La Repubblica di sabato 31 marzo.

M5S, il piano per dimezzare i costi della Camera dei Deputati, vitalizi e indennità dei parlamentari

Secondo la giornalista il piano è stato consigliato direttamente dalla Casaleggio Associati. Visto quanto sarà difficile costituire un governo stabile in questa legislatura, per prepararsi a un sempre possibile voto anticipato è opportuno utilizzare la presidenza della Camera dei Deputati per tagliare il più possibile i costi del suo funzionamento, e mostrare agli italiani la realizzazione dell’impegno contro la “Casta” che ha sempre caratterizzato i Cinque Stelle.

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Il primo punto riguarda i vitalizi, in realtà già aboliti nel 2012 per i nuovi parlamentari. La prima misura sarebbe l’applicazione delle regole previdenziali generali anche ai deputati, che ora possono beneficiare di un assegno al raggiungimento dei 60 o dei 65 anni erogato in base al versamento dei contributi legati all’indennità parlamentare. Il secondo punto del piano è il ricalcolo dei vitalizi ancora in vigore, poco più di 2 mila e 500.

«Fico e Fraccaro hanno davanti numeri precisi: attualmente a Montecitorio ( il cui ultimo bilancio è stato di 956 milioni di euro) sono in pagamento 2600 vitalizi per un valore di 190 milioni l’anno. Una cifra che i 5 stelle vogliono ridurre drasticamente. Ma nel mirino sono anche i 179 milioni di spese per i dipendenti della Camera. E la tentazione è quella di riuscire a rimettere il tetto agli stipendi degli alti dirigenti a 240mila euro, limite caduto a inizio 2018», scrive Annalisa Cuzzocrea.

Il taglio dei costi della politica però non finirebbe qui sotto la presidenza di Roberto Fico. Il M5S intende tagliare le indennità di carica, dalla presidenza delle commissioni ai questori o segretari d’aula, che complessivamete sfiorano i 4 milioni di euro. Il piano più ambizioso del presidente Fico riguarda però il taglio degli stipendi dei parlamentari.

 

Come scrive Cuzzocrea su Repubblica, «la proposta dei 5 stelle, che il presidente della Camera è pronto a rimettere su un tavolo — quello dell’ufficio di presidenza — attorno al quale i 5 stelle stavolta sono 7, e non 3, è quella di dimezzare l’indennità base ( come i parlamentari 5 stelle si sono da sempre impegnati a fare volontariamente) e di legare i restanti rimborsi alla loro effettiva rendicontazione, da rendere pubblica sul sito della Camera. «Faremo cose esagerate» , fanno sapere i vertici M5S».

Foto copertina: ANSA/ETTORE FERRARI

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