Il proprietario del Milan Yonghong Li ha provato a ripagare il debito della società con i bitcoin

26/03/2018 di Redazione

Se i risultati del Milan si sono parzialmente risolti in campo grazie al campione del Mondo Gennaro Gattuso, fuori il proprietario Yonghong Li non sta passando momenti felici.

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Dopo le scottanti rivelazioni del New York Times sulla poca trasparenza dell’imprenditore cinese, il quotidiano la Repubblica rincara la dose sostenendo che abbia cercato di rifinanziare il debito da 303 milioni (più gli interessi) della società con il fondo Elliott attraverso i bitcoin:

Il rifinanziamento del debito col fondo Elliott utilizzando i bitcoin. È il tentativo, fallito, che il presidente del Milan Yonghong Li ha messo in piedi un paio di mesi fa, rivolgendosi a un’agenzia specializzata. Il progetto di ricorrere alla criptovaluta non è riuscito: stretti i tempi e insufficienti le garanzie finanziarie per mettere a punto un sistema che club come Bayern e Manchester United stanno studiando nel merchandising. L’ad Fassone e Li Han, braccio destro in Cda di Yonghong Li, si sono impegnati a Londra negli incontri con l’advisor, la banca d’affari Merrill Lynch, a trovare entro fine mese chi rifinanzi il debito con Elliott.

La rivelazione non getta ulteriori ombre sull’operato di Yonghong Li e sulla sua figura professionale, anche se pare già gravemente minata. Entro i primi di aprile Mister Li deve versare i primi 10 milioni in vista di un aumento del capitale a 35. Se questo non dovesse accadere, le sorti del Milan potrebbero assumere scenari inquietanti, in vista anche di una sua partecipazione alle coppe europee.

La scadenza per il rifinanziamento scadrà nell’ottobre 2018, momento in cui il fondo Elliott prenderebbe possesso della società e, inoltre, potrebbe rivenderla massimizzando i profitti.

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