Wind e Tre Italia hanno raggiunto l’accordo per la fusione

Wind e Tre Italia hanno raggiunto l’accordo per una fusione fifty-fifty. Lo ha annunciato Jean-Yves Charlier, amministratore delegato di Vimpelcom, controllante russa di Wind, durante una conference call con gli analisti sui risultati semestrali. Dalla joint venture nascerà una nuova società di telecomunicazioni che sarà guidata da Maximo Ibarra, attuale ad di Wind.

Vincenzo Novari, ceo di Tre sarà invece nominato senior adviser di CK Hutchison per l’Italia oltre che membro del cda della jv. Stefano Invernizzi, che fin’ora ha guidato le attività finanziarie di Tre, diventerà Cfo della nuova azienda.

L’operazione, che salvo problemi con l’Antitrust europeo dovrebbe concludersi entro 12 mesi, consentirà «significativi benefici Capex (investimenti in conto capitale, ndr) e Opex (spese operative, ndr) con un valore attuale netto, al netto dei costi di integrazione, di oltre 5 miliardi di euro». È quanto si apprende da una nota congiunta rilasciata dalle due società in cui si legge che

Questa operazione rappresenta una pietra miliare per il nostro business in Italia. L’unione di 3 Italia e Wind creerà un operatore finanziariamente solido ed efficiente, capace di competere ad alto livello nel mercato

«L’operazione consentirà a VimpelCom di migliorare significativamente la sua posizione patrimoniale», ha spiegato il presidente di Vimpelcom Alexei Reznikovich, supportato dal ceo Jean-Yves Charlier: «Le due aziende diventeranno l’operatore leader del quarto maggior mercato delle tlc in Europa, un player convergente in grado di accelerare gli investimenti sulla rete, sui servizi e sulle innovazioni digitali».

La nuova società, si legge ancora sulla nota che ha annunciato l’operazione

otterrà la dimensione giusta e una riduzione dei costi necessaria per continuare ad offrire, a prezzi competitivi, servizi di telecomunicazione innovativi e potrà competere in modo più aggressivo sul mercato italiano

Il presidente del consiglio d’amministrazione sarà nominato a rotazione dalle due società ogni 18 mesi ed il suo voto sarà decisivo su alcune questioni fondamentali di business.

[Foto Copertina: Ansa]

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