“Schiava in casa e prostituta nel letto”

04/06/2011 di Dario Ferri

Nasce in Malesia il club delle mogli ubbidienti, fedeli e sottomesse ai loro mariti

Per combattere contro infedelta’, divorzio e violenza coniugale, hanno fondato il ”club delle spose obbedienti”: l’iniziativa e’ di un gruppo di malaysiane, che intendono aiutare le donne ad accontentare i loro mariti. Il club, che sara’ lanciato sabato prossimo a Kuala Lampur, servira’ a far capire alle mogli come compiacere i loro uomini, evitando cosi’ che i mariti si comportino male a casa. La religione di Stato della Malesia e’ l’islam: il 60% della popolazione e’ musulmana.

IL CLUB DELLE MOGLI UBBIDIENTI – Una brava moglie deve essere una puXXana a letto, dice la vice presidente del neonato club delle mogli ubbidienti. “Bisogna soddisfare il proprio uomo, sottomettersi completamente, quando vuole fare sesso”, consiglia Rohaya Mohamad, un medico di 46 anni. Secondo la Mohamad circa 800 donne della Malesia e 200 dal Medio Oriente si sono iscritte al nuovo club. Tra queste circa il 30 per cento vive in un matrimonio poligamo. La stessa Mohamad è una delle quattro compagne del proprio marito. In Malesia è il numero massimo consentito per legge. La vice presidente conferma inoltre che l’iscrizione è aperta anche per donne di ogni orientamento religioso. Alla fondazione del club a Kuala Lampur sono arrivati circa mille ospiti, che hanno visto tra l’altro un matrimonio di massa per dieci coppie. Mohamad Shurahbil Amran, uno degli sposi, si è detto soddisfatto dell’adesione della propria moglie al club. “Quando una donna ubbidisce, l’uomo si sente soddisfatto, e questo porta ad un legame stretto e un amore più grosso”. La sua moglie, di diciannove anni, rimarca come sia giusto e appropriato fare di tutto per tenere insieme una famiglia.

DIRITTI DELLE DONNE MESSI IN DISCUSSIONE – Le femministe hanno criticato la fondazione del gruppo. “Con l’ubbidienza arriva la sottomissione, che può portare alla violenza domestica e anche allo stupro”, ha detto Ivy Josiah, esponente della organizzazione Womes’Aid. Un’altra attivista di Empower ha rimarcato come non ci sia la necessità di tornare a tempi cupi, quando le donne erano praticamente schiave dei propri mariti. Le donne del club vogliono impegnarsi contro l’alto tasso di divorzi, infedeltà e violenza domestica che si sta registrano in Malesia. Negli ultimi sette anni il tasso di divorzio è raddoppiato. I musulmani si separano più numerosamente delle persone con altre fedi. Secondo uno studio di un’associazione islamica per i diritti umani nel 2010 è difficile per gli uomini mantenere tutte le moglie e i figli nati all’interno di un matrimonio poligamo. Masnah Taufik, una delle fondatrici del club, ha ribadito come tante donne si sposino solo per divertimento, non pensando alla responsabilità che deriva da questo impegno. “E’ dovere della donna prendersi cura del proprio compagno, anche perché se non lo fa è giusto che cerchi altre compagne”. Secondo la vice presidente Mohamand è importante che la moglie sia ordinata e pulita, e che si prenda cura dei bambini. “Ma il sesso rimane fondamentale per un buon matrimonio”.

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