Arrestato un sindaco leghista in provincia di Foggia
23/07/2019 di Enzo Boldi
Nell’elenco delle persona arrestate questa mattina in provincia di Foggia c’è anche quello di Antonio Potenza, sindaco del comune di Apricena (in Puglia). Il primo cittadino, che conserva la sua poltrona in comune dal lontano 2012 – eletto la prima volta nelle fila di Forza Italia e passato, nel maggio 2018, alla Lega di Matteo Salvini – è accusato di reati contro la Pubblica Amministrazione. Secondo le carte dell’indagine denominata ‘Operazione Madrepietra’, sarebbero state riscontrate alcune presunte irregolarità nelle gare per l’aggiudicazione di commesse pubbliche.
Altri due gli arrestati dalle forze dell’ordine di Foggia, questa mattina: si tratta di un altro amministratore pubblico e di un imprenditore. L’ordinanza cautelare riguarda in tutto 15 persone. Gli altri 12 coinvolti, tra pubblici ufficiali e professionisti, sono stati sottoposti a misure di natura interdittiva, ma nessun arresto per loro. Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle pugliesi, sarebbero scattare dopo una denuncia su una presunta irregolarità nelle gare d’appalto nelle quali, secondo l’accusa, sarebbe stato favorito un imprenditore molto vicino al sindaco di Apricena, Antonio Potenza. Secondo l’ordinanza che ha portato all’arresto, Potenza avrebbe offerto anche una casa e un lavoro a un collaboratore per vincere alle elezioni. Accuse che, ora, dovranno essere seguite da approfondimenti ed, eventualmente, da un processo.
Chi è il sindaco di Apricena arrestato
Antonio Potenza è uno storico sindaco di Apricena, comune di poco più di 13mila abitanti nel foggiano, in carica dal 2012. Il suo primo mandato iniziò con le elezioni locali di ormai sette anni fa, quando si candidò in una lista sostenuta da Forza Italia. Il suo ruolo di primo cittadino è stato confermato alle ultime amministrative del 26 maggio scorso, quando la sua lista civica ‘Uniti per Cambiare’ ha ottenuto il 72% dei consensi. Rispetto al 2012, però, il sindaco di Apricena ha cambiato partito, spostandosi – a metà del 2018 – dai forzisti alla Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio, infatti, ha sostenuto il rinnovo della sua candidatura alle ultime elezioni.