Quali sono le applicazioni più utili per le persone con disabilità?

Ci sono alcune applicazioni per dispositivi mobili che possono facilitarne l'utilizzo da parte delle persone con disabilità visive o uditive

11/01/2023 di Redazione

Nell’approfondimento che oggi Giornalettismo ha dedicato al tema dell’accessibilità di Internet e dei social network e quindi al tema delle barriere digitali che tuttora esistono e che risultano le più difficili da abbattere, nonostante i progressi della tecnologia, abbiamo già dedicato alcuni articoli alle modalità adottate dai social network per rendersi accessibili e abbiamo intervistato persone che in questi anni si sono occupate di parlare di questi temi anche attraverso i social. Oltre a questo, ci sono delle applicazioni che sono studiate appositamente per facilitare l’utilizzo dei dispositivi mobili da parte di chi ha una disabilità fisica o uditiva. Tra queste applicazioni ci sono anche quelle che servono per indicare alle persone con disabilità motorie i luoghi accessibili, come Easy Way: di recente, anche Google Maps  ha integrato l’indicazione dei luoghi accessibili alle persone in sedia a rotelle.

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Le applicazioni come La mia voce, IoParlo, Look to Speak

La mia voce è un’applicazione gratuita ed è «uno strumento di comunicazione progettato per aiutare coloro che hanno disabilità vocali». Si tratta di un’applicazione che favorisce la comunicazione attraverso l’uso di immagini, suoni e disegni e consente la riproduzione di messaggi testuali.

All’interno dell’applicazione, per esempio, ci sono un centinaio di icone e quando l’utente clicca su una di queste il dispositivo riproduce la frase collegata. Altre funzioni permettono di personalizzare l’applicazione con le informazioni personali dell’utente, la funzione “scrivi e ascolta” permette di inserire un testo e di farlo riprodurre da un sintetizzatore vocale e la funzione “disegna” permette appunto di disegnare sullo schermo quello che si vuole comunicare.

Anche IoParlo permette di scrivere delle frasi e di farle leggere da un sintetizzatore vocale oppure di scegliere alcuni disegni che possono facilitare la comunicazione. Look to Speak è invece l’applicazione sviluppata da Google che permette di selezionare e scegliere delle frasi da comunicare semplicemente guardando lo schermo. L’applicazione è in grado di rilevare su quale parte dello schermo si concentra lo sguardo e legge attraverso il sintetizzatore vocale la frase che compare in quella parte dello schermo.

Seeing AI e Be My Eyes

Seeing AI è un’applicazione gratuita progettata per persone cieche e ipovedenti e nasce da un progetto di ricerca tuttora in corso. L’applicazione sfrutta l’intelligenza artificiale e funziona attraverso la fotocamera: gli oggetti o le persone che vengono inquadrate vengono descritte da un sintetizzatore vocale. L’applicazione può essere utilizzata anche per inquadrare un testo scritto per farlo leggere dal sintetizzatore vocale. Be My Eyes invece è «un progetto di condivisione e di aiuto reciproco che funziona attraverso piccoli atti di gentilezza»: è un’applicazione che mette in contatto persone cieche e ipovedenti con volontari vedenti che attraverso una videochiamata aiutano le persone con disabilità a ricevere supporto nelle azioni quotidiane.

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