Se vi state chiedendo chi sono i tre positivi individuati da Immuni, non avete capito come funziona l’app

L’app Immuni ha «individuato» tre persone positive al coronavirus nel corso della sua prima settimana di sperimentazione in Liguria (la sperimentazione è attiva anche nelle Marche, in Abruzzo e in Puglia). Ora, al di là del dato piuttosto simbolico (i download fino a questo momento sono stati soltanto 2,2 milioni, pochi se consideriamo che, per essere efficace, l’applicazione ha bisogno che la utilizzi almeno il 60% degli italiani) è saltato all’occhio il modo in cui la notizia è stata trattata sui giornali e sui social network.

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App Immuni, la strana domanda su ‘chi sono i positivi individuati in Liguria’

In molti, ad esempio, si sono chiesti perché non siano stati resi noti i nomi dei tre positivi trovati in Liguria grazie alla app. E questa domanda di fondo, anche se a volte è stata implicita, dimostra effettivamente che non tutti sono a conoscenza di come dovrebbe funzionare questo sistema di tracciamento. Innanzitutto non è l’app Immuni che trova i positivi. Sono le persone che la scaricano, in base all’analisi di eventuali tamponi, a introdurre i propri dati circa la positività o la negatività. A questo dato è associato un codice.

I cellulari che entreranno in contatto prolungato (almeno 15 minuti a meno di due metri) con queste persone riceveranno una notifica che segnala un potenziale rischio di esposizione al virus. Non è necessario conoscere il nome delle persone per “evitarle”. Serve, invece, al sistema conoscere il codice in modo tale da monitorare eventuali spostamenti delle persone positive e i loro eventuali contatti prima dell’esito del test.

È importante, dunque, aggiornare sempre la propria situazione sanitaria sull’app ed è importante attivare le notifiche per ricevere delle informazioni. Non è una caccia al tesoro o, peggio, alle streghe. È un modo, le tante discussioni sulla privacy e su presunte sue violazioni avrebbero dovuto insegnarcelo, per ricostruire le catene dell’epidemia. Uno tra gli strumenti che si dovrebbero utilizzare per tenere sotto controllo la diffusione del virus.

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