Ad Aosta, la Lega è stata esclusa dal ballottaggio dal movimento di Sgarbi
Da inserire alla voce "smacco", nella lunga lista che ha accompagnato l'esperienza del Carroccio in queste regionali
23/09/2020 di Redazione
Aosta e la Val D’Aosta stanno regalando delle perle memorabili all’indomani delle elezioni amministrative del 2020. Così, dopo la notizia della Lega primo partito in regione che, però, probabilmente finirà all’opposizione dopo un accordo tra Union Valdotaine e Progressisti (movimento che unisce anche anime del Partito Democratico), arriva anche quella dell’esclusione dal ballottaggio del Carroccio.
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Aosta, il candidato del movimento di Sgarbi esclude la Lega dal ballottaggio
A sorpresa, infatti, al secondo turno andranno un candidato progressista (che fa riferimento sempre all’area del centrosinistra, supportato dagli autonomisti), Gianni Nuti, e un candidato del movimento Rinascimento, afferente a quello di ambizioni nazionali fondato da Vittorio Sgarbi. Il candidato in questione, che ha ottenuto il 24% dei consensi, è Giovanni Girardini, che ha superato l’esponente della Lega Gianni Togni, solo omonimo del noto cantante di Luna (E guardo il mondo da un oblò).
Lega esclusa dal ballottaggio di uno dei capoluoghi di regione, dunque, in virtù dell’ottimo risultato di un candidato vicino a Vittorio Sgarbi, parlamentare che ha avuto bisogno del sostegno di Forza Italia per entrare alla Camera nel corso delle ultime elezioni politiche del 2018. Sgarbi non ha esitato a salutare con molto entusiasmo il risultato ottenuto ad Aosta. Sui suoi canali social ha scritto: «Exploit di “Rinascimento”. Risultato formidabile. Nel capoluogo davanti alla Lega».
Valle d’Aosta/Elezioni/ Exploit di «Rinascimento». Risultato formidabile. Nel capoluogo davanti alla Lega. https://t.co/QKCuztQnZK @stampasgarbi
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) September 23, 2020
Aosta, lo scenario del ballottaggio
Insomma, Sgarbi – nonostante faccia parte della stessa coalizione del Carroccio almeno a livello nazionale – non ha mancato di sottolineare il valore del risultato non soltanto in termini assoluti di consenso, ma anche relativamente alle forze in campo presenti. Nella regione in cui la Lega è il primo partito (ma dove non riuscirà probabilmente a governare), Vittorio Sgarbi riesce ad avere la meglio sul partito di Salvini nella sfida elettorale più importante a livello amministrativo, quella del capoluogo di regione.
Ora, occorrerà capire se le forze leghiste supporteranno il candidato di Rinascimento Giovanni Girardini o se ci sarà libertà di voto nel secondo turno. Nel primo caso, potrebbe configurarsi uno scenario molto interessante, con Sgarbi – già sindaco di Sutri – che potrebbe contare su un altro primo cittadino per dar voce alle istanze politiche del suo movimento.