Antonio Cassano battuto dal fisco: in ballo 263mila euro

11/02/2020 di Redazione

Una vicenda border line, in cui – è opportuno sottolinearlo – Antonio Cassano non ha agito in malafede. L’attaccante del Bari, della Roma, dell’Inter, del Milan e della Sampdoria (tra gli altri) aveva un contenzioso aperto con il fisco di 263mila euro. Sarebbe stata una tassazione su alcuni benefit che il fuoriclasse di Bari Vecchia avrebbe ricevuto quando giocava con la Roma, alla corte di Fabio Capello. Secondo i giudici tributari di Bari c’erano delle perplessità sul fatto che il talento calcistico italiano avrebbe dovuto pagare questi soldi.

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Antonio Cassano e la sentenza della Cassazione su alcune tasse

Ma l’agenzia delle entrate è andata avanti per la sua strada e ha portato la questione sin davanti alla Corte di Cassazione, che ha dato ragione al fisco. Adesso, in qualche modo, Cassano dovrà occuparsi di quella cifra. Non si tratta di una somma particolarmente alta di denaro, soprattutto per un calciatore che ha giocato ai massimi livelli. La contestazione, infatti, sembra essere marginale e non relativa a corrispettivi salariali (più semplicemente, lo stipendio annuo che Antonio Cassano ha percepito nel corso della sua carriera), ma semplicemente a una parte accessoria dei suoi introiti.

La vicenda, in ogni caso, sembra essersi chiusa con una piccola vittoria da parte del fisco. Nei prossimi giorni, Antonio Cassano dovrà sanare la sua posizione.

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