Annalisa Minetti al Trofeo Coni: «Stop agli haters, lo sport riparta dalle relazioni umane»

25/09/2019 di Redazione

L’occasione è rappresentata dal Trofeo CONI Kinder+Sport 2019, che a partire dalla giornata del 26 settembre 2019 si svolgerà a Crotone, allo stadio Ezio Scida. Nei giorni della manifestazione, arriveranno nella città di Pitagora 3800 ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni provenienti da tutta Italia, dalla Svizzera e anche dal Canada, dal 26 al 29 settembre. Non solo lo sport: ci sarà spazio anche per l’intrattenimento e per alcuni momenti di grande intensità, come quando Annalisa Minetti canterà l’inno nazionale nel corso della cerimonia di apertura.

Annalisa Minetti al Trofeo CONI di Crotone

Del resto, chi meglio di lei – sportiva e olimpionica – riesce a capire le emozioni dei giovani ragazzi che si fronteggiano davanti al pubblico nutrito degli impianti di Crotone, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Catanzaro e Palmi? Annalisa Minetti è stata in grado di unire la passione per il canto (successo al Festival di Sanremo nel 1995) e quella per lo sport e per l’atletica leggera in particolare (medaglia di bronzo alle Parolimpiadi di Londra nel 2012 e medaglia d’oro ai mondiali nel 2013, la prima nei 1500 metri e la seconda negli 800 metri). Adesso rappresenta un esempio per le giovani generazioni.

«Lo sport potrebbe davvero essere un aspetto educativo per i giovani – ha affermato Annalisa Minetti ai microfoni di Giornalettismo -, se solo avessimo la possibilità di entrare nelle scuole tutti i giorni. Oggi, i ragazzi fanno solo due ore a settimana di educazione fisica e questo limita di molto l’incidenza dello sport nella loro quotidianità. Eppure, l’attività fisica potrebbe permettere ai ragazzi di ritrovare se stessi e di diventare migliori».

Annalisa Minetti e la sua idea di sport

Con lo sport si favorisce l’integrazione, si combatte il razzismo, si cerca di incentivare le relazioni sane. Ne avremmo bisogno in un mondo iperconnesso, dove l’odio purtroppo è dietro l’angolo: «Sbaglia chi dà visibilità agli haters, perché sono persone che non pensano a quelli che scrivono e non hanno nulla da fare. Possono essere combattuti soltanto con l’indifferenza. Si pensi a quello che sta succedendo a Emma Marrone, una donna a cui va tutta la mia solidarietà. Nessuno si permetta di minimizzare quello che accade  nella sfera privata».

Lo sport ed eventi come quelli di Crotone sono comunque momenti importanti per continuare ad avere fiducia in un cambio di passo: «Un mondo migliore è ancora possibile – ha detto Annalisa Minetti -: dobbiamo fare di più, in questa nostra epoca in cui tutto è veloce, in cui tutto è tecnologico. Dobbiamo ripartire dalle relazioni e dai rapporti umani».

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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