Merkel lancia l’allarme coronavirus in Germania: «Possibili contagi per il 70% della popolazione»

Sussurrato, celato, mai messo realmente in evidenza. Adesso il coronavirus è entrato a far parte ufficialmente delle vite quotidiane della Germania, dopo una drammatica conferenza stampa convocata d’urgenza dalla cancelliera Angela Merkel, che non è solita partecipare a questi eventi con la stampa in maniera così solenne e così estemporanea. La leader dell’esecutivo federale tedesco ha affermato che la Germania farà tutto il necessario per limitare l’impatto del coronavirus sulla più grande economia europea, ma che non si può escludere un contagio che possa arrivare a infettare fino al 70% della popolazione.

LEGGI ANCHE > Il governo alza il tiro contro il coronavirus: «25 miliardi per gestire l’emergenza»

Angela Merkel quantifica il rischio coronavirus per la Germania

La leader tedesca ha fatto riferimento alle spese di bilancio per le misure sanitarie in Germania, affermando che farà tutto il possibile per affrontare le emergenze. Inoltre si è impegnata a fornire liquidità alle aziende in difficoltà e ad aumentare la retribuzione per i lavoratori. Ha affermato di essere d’accordo con la presidente della Bce Christine Lagarde sul fatto che la situazione debba essere presa “molto seriamente” e che senza un’immunità naturale contro il virus e una mancanza di opzioni di vaccinazione o terapia, fino al 70% della popolazione tedesca può considerarsi a rischio.

 

La conferenza stampa di Angela Merkel è arrivata in un momento molto particolare del suo ultimo mandato. La stampa tedesca l’ha accusata – una durissima presa di posizione della Bild, ad esempio – di non aver mostrato una leadership sicura durante il “caos del coronavirus”.

 

«Il virus è arrivato in Europa; è qui – ha detto Angela Merkel – e tutti devono capirlo: ogni nazione dell’UE contribuirà per quanto possibile per contrastare la sua diffusione. Il virus porta un livello di incertezza senza precedenti, come la costruzione dell’immunità di gregge e la sua reazione all’aumento delle temperature. Dobbiamo agire con un livello molto maggiore di fattori sconosciuti, quindi questo compito è diverso rispetto alle crisi delle banche del 2008. Ma in tutte queste situazioni di crisi, gli elementi necessari sono prudenza e risolutezza».

Share this article