Il portavoce dell’assessore leghista alla Regione Piemonte che prega sulla tomba di Mussolini

06/10/2019 di Enzo Boldi

Stanno facendo molto discutere – con la polemica che, da locale, si è trasformata in nazionale – i vecchi post Facebook di Andrea Lorusso, il portavoce dell’Assessore regionale alla Casa (con deleghe al Welfare, Famiglia e Bambini), della giunta piemontese Chiara Caucino. Scorrendo sulla bacheca social del giovane responsabile della comunicazione della rappresentante della Lega, sono stati trovati diversi post in cui si inneggiava a Benito Mussolini, con tanto di foto sulla tomba del Duce, intento a pregare.

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La bacheca social di Andrea Lorusso è finita nel mirino di Gianvito Pontrandolfo, un esponente locale del Partito Dmocratico che su Facebook ha denunciato quei post sul duce, compreso quello della preghiera sulla tomba di Predappio condito dalla scritta «Io non ti ho tradito».

Andrea Lorusso e la preghiera sulla tomba del duce

Occorre sottolineare come Andrea Lorusso, all’epoca di quelle condivisioni su Facebook, aveva 19 anni anni. Ma l’immagine sulla tomba del duce risale al 2014. Lui, classe 1991, è diventato poco tempo fa il portavoce di Chiara Caucino, da quando l’esponente della Lega è stata nominata assessore alla Regione Piemonte della giunta Cirio. E tra i post contestati, oltre a quella preghiera di Predappio, c’è anche una citazione sulla donna di Benito Mussolini.

Il concetto di donna di Mussolini condiviso dal portavoce dell’assessore leghista

I post sono ancora online, a parte la foto sulla tomba di Mussolini che dovrebbe esser stata rimossa. Nel frattempo, però, la stessa Chiara Caucino ribadisce di avere ideali molto distanti dal fascismo e che è pronta a denunciare l’esponente del Pd per aver assimilato quelle foto del suo portavoce alla sua figura. Ma la condanna arriva anche dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio che commenta il tutto limitandosi a un: «Lorusso? Posizioni e parole di questo tipo sono inaccettabili».

(foto di copertina: da profilo Facebook di Gianvito Pontrandolfo)

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