Secondo i pm, Anastasiya e Giovanni Princi avevano una relazione

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La questione si sta facendo morbosa, come è successo per altri fatti di cronaca italiani

Una morbosità che purtroppo ha caratterizzato anche precedenti vicende di cronaca si sta allargando anche alla vicenda di Luca Sacchi, il personal trainer ucciso a Roma. Secondo i magistrati, la fidanzata che era con lui la sera in cui è stato freddato da un colpo di pistola, Anastasiya Kylemnyk, aveva una relazione con Giovanni Princi, un amico di liceo di Luca Sacchi che aveva iniziato a frequentare nuovamente il personal trainer dopo diversi anni di silenzio. Anastasiya e Princi potrebbero aver avuto un legame che superava quello della semplice amicizia.



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Anastasiya e Princi, il legame affettivo secondo i pm

Proprio la figura di Giovanni Princi sarebbe a questo punto centrale nelle vicende che hanno portato al delitto di Luca Sacchi, da parte di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, attualmente in carcere. Sarebbe stato lui il legame che avrebbe portato Anastasiya a entrare in un giro di affari criminali, come la compravendita di sostanze stupefacenti.



Secondo la procura, che sta seguendo una precisa linea investigativa che ha portato a emettere, nei confronti di Anastasiya, la misura cautelare dell’obbligo di firma, ci sarebbe «un rapporto che andava oltre la mera complicità criminale» tra la stessa ragazza e l’amico di scuola di Luca Sacchi. Un sospetto che era stato in qualche modo confermato anche dopo le parole della famiglia del ragazzo ucciso: il padre di Luca aveva riconosciuto che, nel corso di una vacanza, aveva notato una complicità eccessiva tra lo stesso Giovanni Princi e Anastasiya.

Lo scambio di messaggio tra Anastasiya e Princi

Gli inquirenti parlano di messaggi a ogni ora del giorno e della notte tra i due, di parole dolci in quelle chat che non potevano rappresentare altro se non la prova di una relazione affettiva. I magistrati parlano di una Anastasiya che sarebbe stata attratta dal mondo della criminalità e che, per questo motivo, era stata indotta a prendere parte a uno scambio di droga da 70mila euro: questa era la cifra, come ampiamente documentato, che doveva trovarsi all’interno del suo zaino nella notte del 23 ottobre. Quella in cui il fidanzato Luca Sacchi è stato ucciso.