Anastasio: «Non sono di sinistra, ma di CasaPound ho un giudizio negativo»
15/12/2018 di Gianmichele Laino
Ora, arriva anche un’intervista a Repubblica che stopperà (o alimenterà ancor di più) le polemiche sull’appartenenza politica di Anastasio. Il rapper che ha vinto X Factor 12 è già conteso da destra e sinistra. Il suo messaggio artistico funziona e la sua affermazione nel talent lo certifica, per questo motivo i vari schieramenti dell’arco costituzionale (e non solo) stanno facendo a gara per accaparrarselo. Ma Anastasio si chiama fuori dalla ressa. Anche se le sue parole lasciano pensare più a una scelta di marketing che a una vera e propria militanza.
Anastasio, il rapper ‘non schierato’
Una cosa è certa: «Non sono schierato a sinistra, ma neppure nell’estrema destra – dice Anastasio a Repubblica -. Di CasaPound ho un giudizio completamente negativo: possono dire quello che vogliono ma non condannano la violenza. Inoltre, mi danno fastidio le strumentalizzazioni e sapere che CasaPound mi ha condiviso mi fa girare le scatole».
Già, perché dopo l’inchiesta di Ingranaggi – che Giornalettismo ha cercato di approfondire nei giorni scorsi, ascoltando persone che hanno condiviso un determinato percorso con l’artista prima di X Factor, quando era ancora ‘Nasta‘ – Casapound aveva provato a intestarsi le prestazioni canore di Anastasio. Lo stesso Simone Di Stefano aveva messo sul rapper il bollino del poeta maledetto, non condiviso da una società dove la primazia culturale è ancora di sinistra: «Appena un artista non è conforme alle idee che ci si aspetta da un mondo come X Factor – aveva detto il leader del movimento della tartaruga – viene attaccato».
La mossa di Anastasio sa molto di marketing
Anastasio condivide le parole di Simone Di Stefano, ma solo perché «sono banali». Per il resto, è tutta un’intervista ammiccante al qualunquismo (che, da quando è iniziata la storia della repubblica, non è mai stato un buon segno). Anastasio conferma di aver votato scheda bianca e dice che «se concordo con una cosa detta da Salvini, lo dico ma non sono salviniano. Non amo Salvini, ma se per la legge dei grandi numeri ogni tanto dice una cosa giusta, va riconosciuto. Così come se Renzi dice una cosa che condivido, lo dico ma non sono renziano».
Il rapper qualunquista – che conferma di aver votato scheda bianca alle ultime elezioni – apre la possibilità che questo tipo di musica sia non per forza politicamente schierata. Ma le critiche del web continueranno a piovere. A questo punto, da una parte e dall’altra.
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO