Marito vieta alla moglie incinta di salire sull’ambulanza: «Ci sono troppi maschi»

16/08/2018 di Enzo Boldi

«Tu non sali su quell’ambulanza. Ci sono troppi maschi». La storia – che a raccontarla così sembra essere una barzelletta – arriva da Milano, dove un 23enne di origini marocchine ha vietato alla moglie incinta di essere soccorsa dal personale del 118 perché si trattava di soli uomini. L’uomo, dopo aver ripetutamente gridato, ha dato in escandescenza colpendo con calci e pugni l’ambulanza. All’arrivo della polizia, il marito su di giri ha aggredito gli agenti che poi sono riusciti a fermarlo e arrestarlo con l’accusa di resistenza al pubblico ufficiale.

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La vicenda è accaduta la scorsa notte a Milano, in via Pichi, non molto distante dalla zona dei Navigli. Il marito, un 23enne marocchino, non ne voleva proprio sapere di far salire la moglie incinta su quell’ambulanza che aveva l’unica colpa di avere del personale di sesso maschile. «Non voglio che salga lì sopra, ci sono tutti maschi. Chiamate qualcun altro», avrebbe gridato l’uomo ai medici del 118 che stavano soccorrendo sua moglie dopo la loro richiesta di aiuto.

Ambulanza troppi maschi, e il marito aggredisce personale e poliziotti

La moglie si era sentita poco bene mentre si trovava a fare una passeggiata proprio con il marito che non ha esitato a chiamare i soccorsi, ma l’eventualità di lasciare la propria moglie nelle mani di soli uomini ha fatto saltare la razionalità nella mente dell’uomo che ha iniziato a minacciare il personale del 118, colpendo a calci e pugni l’ambulanza. All’arrivo della Polizia, il 23enne marocchino si è scagliato anche contro gli agenti prima di essere immobilizzato e arrestato con l’accusa di aggressione e resistenza a pubblico ufficiale.

Ambulanza troppi maschi, l’uomo aveva già precedenti per spaccio

Dopo l’arresto è arrivata l’identificazione dell’uomo: a suo carico pendeva anche un ripristino della carcerazione avverso a una sospensione di pena nell’ambito di una condanna per spaccio. Nel frattempo, la donna è stata fatta salire sull’ambulanza contestata e portata in ospedale per tutti gli esami del caso.

 

(foto di copertina: ANSA/LUCA ZENNARO)

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