Amazon, Brexit e lo spettro dei disordini civili

23/07/2018 di Enzo Boldi

Amazon fa tremare la Gran Bretagna più della Brexit. Il colosso americano di e-commerce, attraverso le parole del suon numero uno nel Regno Unito Doug Gurr, ha prospettato uno scenario apocalittico in caso di uscita «no deal» – senza accordi commerciali – dall’Unione Europea. «Si potrebbe arrivare a disordini civili», avrebbe detto – secondo il Times – al neoministro britannico per la Brexit Dominic Raab.

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Allarmismi, preoccupazioni e timori che vengono incendiati dalle parole di Doug Gurr. L’accordo tra Londra e Bruxelles è ancora lontano dal trovare un epilogo e l’intero sistema economico britannico potrebbe ritrovarsi al centro di un cambiamento epocale, che per molti sarebbe un netto passo indietro rispetto al mercato globale attuale. Se il Regno Unito dovesse lasciare l’UE senza un accordo in grado di disciplinare questioni come le tariffe commerciali, molte aziende si troverebbero nelle condizioni di dover cambiare aria e piani commerciali. Diversi importanti imprese, tra cui il gigante aerospaziale Airbus e la Jaguar Land Rover – la più grande casa automobilistica del Regno Unito -, hanno avvertito che potrebbero essere costretti a trasferire posti di lavoro e investimenti all’estero.

Amazon Brexit, pronti a continuare. Ma è davvero così?

«Come qualsiasi azienda – ha spiegato un portavoce di Amazon, senza però far riferimento allo scenario tracciato da Gurr -, consideriamo un’ampia gamma di scenari nella pianificazione delle discussioni, in modo da esser pronti a continuare a servire clienti e piccole imprese che contano su di noi, anche se tali scenari sono molto improbabili.  Questo non è specifico per nessuno dei problemi: è il modo in cui pianifichiamo qualsiasi problema in tutto il mondo».

Amazon Brexit, le preoccupazioni non sono solo del colosso americano

Non è specifico per nessuno dei problemi, ma sembra chiaro il riferimento alla situazione di stallo e preoccupazione che i mancati accordi sulla Brexit stanno provocando ad Amazon, ma anche ad altre aziende che – finora – hanno stretto accordi commerciali con la Gran Bretagna. In attesa che il Governo May definisca i piani per il futuro, le grandi aziende fanno le loro mosse. E Amazon ha deciso di giocarsi il tutto per tutto con questa previsione apocalittica.

 

(foto di copertina: Guido Kirchner/dpa)

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