Matteo Salvini ha già scritto la sentenza per un processo che (ancora) non c’è

10/06/2020 di Enzo Boldi

Non c’è un processo, non ci sono capi di imputazione, non c’è un calendario delle udienze. Ma Matteo Salvini ha già emesso la sua sentenza dopo la notizia della convocazione – come persone informate sui fatti – da parte della Procura di Bergamo nei confronti di Giuseppe Conte, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza per il caso dei ritardi nell’istituzione delle zone rosse ad Alzano e Nembro, i due comuni del Bergamasco fortemente colpiti dal Coronavirus all’inizio dell’emergenza.

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Il giudice Salvini, nonostante si stia parlando di udienze di rappresentanti delle istituzioni come persone informate sui fatti (senza alcun capo di imputazione, visto che si è solamente in fase di indagini preliminari), ha già deciso che «chi sbaglia deve pagare». In realtà, però, i pm hanno convocato il Presidente del Consiglio, il ministro della Salute e quello dell’Interno perché citati dal governatore lombardo Attilio Fontana e dall’assessore al Welfare e alla Salute della Regione Lombardia Giulio Gallera (e seguendo la logica salviniana dovrebbero essere anche loro già ritenuti colpevoli di un reato che ancora non è stato contestato).

Alzano e Nembro, l’assurda esultanza di Salvini

«Giustizia è fatta», scrive Salvini. Come detto, però, Conte, Lamorgese e Speranza non sono accusati di nulla. Come non lo erano Giulio Gallera e Attilio Fontana. L’indagine sui ritardi nell’istituzione delle zone rosse ad Alzano e Nembro è ancora alle fasi iniziali e, come sempre, vengono chiamati in causa – a riferire, non a difendersi da qualche contestazione – tutti gli attori protagonisti di questa vicenda.

Le responsabilità

Dopo che i pm di Bergamo ascolteranno il Presidente del Consiglio e i due ministri, forse sarà avviato un processo per stabilire le responsabilità. Non è detto, infatti, che dopo le udienze saranno coinvolti Conte, Lamorgese e Speranza e che verranno ritenuti non responsabili Fontana e Gallera. Insomma, oggi Salvini si è travestito da giudice con la toga, senza conoscere i passi di un’inchiesta della Procura. Fino a che non c’è alcun rinvio a giudizio, infatti, nessuno è imputato.

(foto di copertina: da profilo Instagram di Matteo Salvini + tweet)

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