Stare su Facbook vuol dire anche rispettarne le regole. C’è chi dice che ci sia troppo controllo, chi troppo poco, ma solitamente quando un post o una pagina vengono segnalati il risultato e che Facebook – dopo aver esaminato i contenuti – decide de rimuoverli o meno a seconda delle regole della community. La pagina di Altaforte, casa editrice celebre per la sua vicinanza a CasaPound e per una serie di scandali e non solo – dall’esclusione al salone di Torino alla pubblicazione del libro di Salvini -, è stata rimossa proprio per violazione delle regole.
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La storia risale a venerdì. La pagina di Altaforte su Facebook è stata in un primo momento nascosta e poi rimossa dal social di Zuckerberg per via della pubblicazione di «contenuti che incitano all’odio e, di conseguenza, non rispetta gli Standard della community di Facebook». Questo è quanto si leggeva in un avviso reso inizialmente visibile solo agli amministratori della pagina che lo hanno condiviso in un gruppo. Nel momento attuale, andando a cercare Altaforte Edizione su Facebook, la pagina non è trovabile, quindi risulta essere ancora oscurata.
Di recente, alla fine dello scorso mese, la casa editrice aveva lamentato la rimozione di un post da parte da parte del social. Il contenuto in questione promuoveva il libro, edito dalla casa editrice Altaforte, dal titolo “Una Nazione. Simone Di Stefano accusa l’Unione Europea”. Si tratta di un libro-intervista a uno dei leader di Casapound, Simone Di Stefano. Andando a cercare il profilo dello scrittore e leader di CasaPound sul social, anch’esso risulta essere non accessibile. Anche la pagina di Facebook di CasaPound continua a rimanere chiusa.