La bufala degli alpini che hanno «molestato una donna per vaccinarla»

È una fake news che non rende giustizia a tutte le donne che hanno denunciato sulla stampa (e le due che hanno sporto denuncia alle autorità) le molestie al raduno di Rimini

14/05/2022 di Redazione

Mandare la palla in curva per creare confusione e diffondere la nebbia di fronte a un fatto che già diversi opinionisti hanno provato a smentire a suon di affermazioni populiste. Stiamo parlando del raduno degli alpini a Rimini e delle denunce – a mezzo stampa e alle autorità competenti – delle donne che hanno incrociato il corpo militare giunto in città per le tradizionali celebrazioni annuali. Di questo raduno sappiamo sicuramente due cose: diverse testimonianze (e anche il video di Fanpage che ha documentato in tempo reale quello che stava succedendo) hanno parlato di molestie e di atteggiamenti inappropriati da parte di diversi alpini; due denunce sono state sporte (da una 26enne e da una donna di 39 anni) alle autorità competenti. Tuttavia non è affatto vero che alcuni alpini abbiano molestato una ragazza con lo scopo di vaccinarla.

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Alpini di Rimini e vaccinazione, la falsa notizia sul raduno

Ovviamente il fatto di smentire questa bufala non vuole assolutamente essere un tentativo di giustificare gli alpini per quello che è successo a Rimini, facendo di tutta l’erba un fascio. Al massimo, smentire questa notizia significa eliminare un chiaro tentativo di delegittimazione delle rivendicazioni delle donne successive al raduno degli alpini. Insomma, bisogna spiegare che la notizia della molestia per obbligare una ragazza alla vaccinazione è falsa proprio per evitare che tutto ciò che è accaduto a Rimini possa essere considerato oggetto di dubbi e di mistificazioni.

Dopo questa premessa, vediamo di cosa si tratta. Sui social network, si è diffuso il testo di questo copy: Raduno degli alpini, ragazza denuncia: «mi hanno trascinata a forza in un hub e vaccinata». Si fa sempre più inquietante il quadro delle molestie relative al raduno degli Alpini a Rimini. Una ragazza, Sossella Lage, che indossava una maglietta con la scritta “fiera di non essere vaccinata”, ha denunciato di essere stata presa con la forza da 3 alpini ubriachi, condotta con la forza in un hub e vaccinata.

La firma di questo post è di Beatrice Juvenal che, sui social network, si presenta come “giornalista indipendente”, ma che è in realtà un nome di fantasia dietro cui si nasconde qualcuno che ha intenzione di diffondere disinformazione soprattutto sui vaccini. Ci eravamo già imbattuti in questo nome quando abbiamo parlato del caso di Magon D’Aloia “lo studente sospeso per un tema no-vax”. Ovviamente, già la fonte di questa vicenda non lascia spazio a dubbi.

Anche perché utilizza uno schema estremamente ricorrente ed estremamente distorsivo per l’utente. Pubblica senza censure delle fotografie di volti di persone. Questa prassi aumenta la sua credibilità. Si pensa, infatti, che la pubblicazione di un volto senza censura, senza pixel, senza una sfocatura possa corrispondere all’autorizzazione concessa da quella stessa persona alla pubblicazione delle proprie generalità. In realtà queste foto non esistono: la nuova frontiera della disinformazione, infatti, sembra essere quella di creare immagini in GAN, attraverso la computer generation. Si tratta di volti assolutamente verosimili, ma che non appartengono ai tratti di nessuna persona in circolazione. Sono frutto della fantasia e di una rielaborazione algoritmica di un software. Una nuova frontiera da cui i debunker devono stare in guardia, dopo la proliferazione dei video deep fake.

bufala alpini e vaccini

Ad aggiungere un altro accostamento suggestionante è il fatto che gli alpini hanno il loro rappresentante attualmente più famoso nel generale Figliolo, il commissario straordinario che l’attuale governo aveva indicato come responsabile della campagna vaccinale. Anche il generale Figliuolo è intervenuto al raduno di Rimini. Non viene mai citato nel post, ma chiunque frequenti la galassia no-vax ha ben presente l’accostamento tra l’alto ufficiale degli Alpini e la campagna di vaccinazione. Le fake news stanno diventando sempre più subdole, occhio.

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