Livorno come L’Aquila: «Brinderemo per l’alluvione»
29/08/2018 di Enzo Boldi
Come accaduto dopo il terremoto che colpito L’Aquila e l’abruzzo nel 2009, alcuni imprenditori si sono sfregati le mani anche dopo l’alluvione di Livorno del 10 settembre dello scorso anno. A parlare dell’intercettazione choc è stato il capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco che sta portando avanti l’inchiesta sugli appalti dopo il nubifragio in Toscana. Le indagini hanno portato all’arresto, questa mattina, di Riccardo Stefanini, ex coordinatore della protezione civile del Comune e dell’imprenditore Emanuele Fiaschi.
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«Ci siamo allarmati quando da alcune intercettazioni abbiamo sentito dire da alcuni imprenditori “brinderemo all’alluvione”» ha spiegato questa mattina il capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco. L’indagine sugli appalti e sulla gestione dell’allerta meteo, coordinata dalla procura e dal Questore Lorenzo Suraci, ha portato all’arresto di Riccardo Stefanini, ex coordinatore della protezione civile di Livorno e del’imprenditore Emanuele Fiaschi.
Alluvione Livorno, il brindisi per gli affari dopo il nubifragio
In attesa di capire i protagonisti di questa intercettazione, la procura ha proceduto con i primi arresti sulla base dell’inchiesta sulle gare d’appalto truccate e sulla gestione dell’allerta meteo a Livorno in quei giorni di settembre dello scorso anno. Secondo quanto è emerso, l’ex coordinatore della protezione civile Riccardo Stefanini era preposto alle gare d’appalto. Sfruttando il suo ruolo, avrebbe pilotato le procedure di due gare d’appalto. Le turbativa d’asta finite nel mirino riguardano l’imprenditore Emanuele Fiaschi – titolare della ditta livornese Tecnospurghi per la gara «Multiservizi» – e Nicoletta Frugoli, rappresentante di Comunicaitalia Srl, per quel che riguarda la gara sull’Alert system.
Alluvione Livorno, il ruolo dell’ex coordinatore della Protezione Civile
Secondo la procura, nel primo caso Stefanini avrebbe scoraggiato gli altri imprenditori, favorendo così la vittoria di Fiaschi con un’offerta a bassa soglia (circa 35mila euro). Nel secondo, quello sulla gestione delle allerte meteo, lo stesso ex coordinatore della protezione civile di Livorno avrebbe trovato un accordo sui criteri di scelta per far vincere il bando prima che venisse emesso.
Alluvione Livorno, l’accusa di turbativa d’asta e truffa ai danni dello Stato
Il rapporto tra Stefanini e Fiaschi, secondo quanto riportato questa mattina dal capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco, sarebbe consolidato nel tempo con regalie di ogni tipo (da cene a pacchi dono) e si sono protratte nel tempo. Anche dopo l’alluvione del 10 settembre dello scorso anno. Per questo motivo, i due sono anche indagati per truffa ai danni dello stato.
Alluvione Livorno e brindisi degli imprenditori, il commento del Governatore Rossi
«Chi è un delinquente è bene che vada in galera e l’affermazione che è stata fatta è riprovevole, da stigmatizzare nel modo più assoluto. Mi risulta, a quanto mi è stato riferito, dietro la denuncia ci sia lo stesso Comune, che ha fatto bene dunque a sporgerla», ha commentato il governatore toscano Enrico Rossi.
(foto di copertina: ANSA/ ALESSIO NOVI)