Allegri rincara la dose contro Adani: «No alle ramanzine da chi non è ferrato»

29/04/2019 di Enzo Boldi

L’orgoglio di difendere il proprio modo di lavorare è una caratteristica che accomuna molti allenatori che difficilmente accettano critiche da parte di soggetti esterni al campo di gioco. Dopo la lite televisiva nel dopo partita di Inter-Juventus, Massimiliano Allegri prosegue nel suo pugno di ferro nei confronti di Lele Adani, reo di aver criticato l’atteggiamento dei bianconeri durante il match di campionato. E non solo. L’allenatore toscano, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che Fa, su Rai3, è tornato sull’argomento e non ha fatto retromarcia.

«Questione di rispetto del lavoro. Dopo una partita è normale che debba rispondere alle domande. Ma che ogni volta io debba sorbirmi la ramanzina e le spiegazioni di quello che devo fare. Sono umano – ha detto Massimiliano Allegri rispondendo alla domanda di Fabio Fazio -. Allora mi sono un po’ arrabbiato. Io accetto critiche, fanno parte del lavoro. Sono anche costruttive. Io ti rispondo e poi tu puoi dire ‘non capisci niente’. Ma lo dici dopo».

Allegri: «Non accetto ramanzine da chi non è ferrato»

La ferita, nell’orgoglio calcistico, è ancora aperta, ma è resa ancora più profonda da alcuni precedenti che hanno portato l’allenatore bianconero a essere protagonista della ‘tortura della goccia cinese’ che lo ha portato, alla fine, a esplodere in diretta televisiva: «Non puoi andare a discutere del lavoro altrui, dove uno non è ferrato: è una mancanza di rispetto e di educazione. La volta scorsa successe la stessa cosa. Mi ricordo tutto? Non scrivo niente, ma ho una buona memoria. Al momento ho una buona memoria».

Nessuna retromarcia, anzi

Alla fine Massimiliano Allegri, quindi, ha deciso di rispondere per le rime a Lele Adani e non si è pentito di nulla. Le critiche mosse dall’opinionista di Sky non sono proprio andate giù all’allenatore bianconere che, a distanza di 24 ore, ha deciso di non fare nessuna retromarcia su quel brutto spettacolo televisivo offerto – in parti diverse, ma in egual misura, da entrambi – agli spettatori.

(foto di copertina: fermo immagine da Che tempo che fa, Rai3)

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