Alitalia torna in vendita: offerte entro il 18 marzo. E c’è l’ipotesi di uno ‘spacchettamento’

06/03/2020 di Enzo Boldi

La questione Alitalia sembra uno di quei fardelli da cui è molto difficile liberarsi. Tramontate le ipotesi del passato, la compagnia aerea di bandiera è stata rimessa – per l’ennesima volta dopo i fallimenti più o meno recenti – sul mercato alla ricerca di acquirenti. Adesso le offerte di acquisto potranno essere presentate entro 14 giorni (13 partendo da oggi), con la dead-line indicata per le ore 24 di mercoledì 18 marzo. Nell’estremo tentativo di creare appeal, si potrebbe anche procedere a una vendica ‘spacchettata’ dei settori operativi dell’azienda.

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La nuova procedura di vendita di Alitalia spiega, infatti, come le offerte potranno essere presentate su tutta la compagnia aerea di bandiera, ma anche sui tre settori che la compongono. Si tratta dei voli, della manutenzione e dei bagagli. Il tentativo, secondo questa mossa strategica, è di cercare di coinvolgere il maggior numero di realtà suddividendo l’azienda nei tre settori operativi e non vincolando il tutto a una possibile acquisizione dell’intera compagnia aerea.

Alitalia di nuovo in vendita

Il decreto del governo, che risale alla fine dello scorso anno, ha imposto come data limite per la vendita di Alitalia il 31 maggio 2020. Si tratta, però, di una scadenza simbolica che potrà essere superata dalla decisione del commissario incaricato di gestire l’ennesima fase delicata della compagnia aerea. Imposizioni simili, infatti, vennero attuate già in passato da altri Esecutivi, senza che questo ponesse dei limiti reali, come confermato dal ritorno al perenne status quo privo di soluzione anche per i dipendenti.

Il bando e le offerte sui lotti

L’obiettivo resta quello di vendere l’intero pacchetto e non i singoli lotti, come si può leggere anche nel bando pubblicato dal sito ufficiale dell’Amministrazione Straordinaria Alitalia Sai. Le difficoltà incontrate in passato, però, non potevano che portare a un tentativo di attirare attenzione sul mercato scorporando o tre rami operativi della compagnia di bandiera italiana.

(foto di copertina: da Pixabay)

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