Alex Orlowski minacciato di morte dai leghisti per un suo approfondimento sui ‘bot’ di Salvini

Come rispondere a qualcuno che pone legittimi dubbi su una determinata questione? Grazie ai social e a internet – più in generale – la miglior replica è diventata la minaccia di morte. L’ultima vittima dell’odio che imperversa nella rete sempre più malata è Alex Orlowski, noto esperto di marketing politico, social media intelligence, spin doctor e anche regista. A scatenare i leoni da tastiera è stato un tweet postato nella giornata di lunedì dal 51enne di Parma che poneva dei seri sospetti sull’autenticità di molti profili Twitter seguaci di Matteo Salvini.

Da un suo studio, infatti, risultano oltre 300mila i follower del leader della Lega che non presentano una foto profilo e che, tra le altre cose, seguono al massimo altri cinque profili. Un dato che, non serve propriamente essere un esperto delle dinamiche dei social ma basta essere un utente medio della platea di Twitter, sembra essere molto strano e pone inevitabili considerazioni sulla veridicità di questi account.

 

Alex Orlowski e i dubbi sui ‘bot di Salvini’

Alex Orlowski ha fatto un chiaro riferimento ai cosiddetti ‘bot’ che, per definirli volgarmente, sono quei profili creati ad arte da qualcuno (esistono aziende e agenzie specializzate in questo) e che vengono acquistati ‘a pacchetto’ da diversi personaggi per rimpolpare la loro platea sui social. Perché su Twitter, così come su Facebook e Instagram, grandi numeri richiamano grandi attenzione, un po’ come quando si vede una lunga fila fuori da un negozio che inevitabilmente attira l’attenzione del passante di turno che – incuriosito – tende a fermarsi anche lui e a visitare l’attività commerciale.

 

Gli insulti e le minacce di morte

Per questa sua analisi, Alex Orlowski è stato oggetto di minacce di morte da molti leoni da tastiera di Twitter. «Ti faccio pentire di essere nato», «Mi hanno offerto 50mila euro per farti secco», «Ti sfondo la testa a picconate e ti torturo», «Ti squaglio nell’acido e ti faccio maledire la puttana di tua madre che ti ha messo al mondo», fino al più laconico «6 nel mirino». Questo è il tenore delle minacce ricevute nel giro di poche ore.

(foto di copertina: pagina Facebook ufficiale)

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